Giornata mondiale senza tabacco: “usata come strumento politico contro i governi”

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La Giornata Mondiale senza tabacco ”e’ usata oggi come strumento politico per fare pressione ai governi perche’ introducano normative piu’ restrittive, politiche che hanno conseguenze solo negative e nessun beneficio comprovato per la salute pubblica. Le autorita’ accetteranno passivamente una nuova fase di regolamenti estremi, a danno di qualsiasi politica di buon senso? Dove andremo a finire?“. Lo afferma Michiel Reerink, Global Regulatory Strategy Vice President di JTI. L’Organizzazione Mondiale della Sanita’ (OMS) si pone come obiettivo quello di ”convincere le autorita’ di tutto il mondo che l’adozione di pacchetti generici e’ la strada da percorrere per i Paesi che vogliono disincentivare il fumo. Nonostante questa politica estrema e miope si sia gia’ rivelata fallimentare in Australia, l’OMS sta cercando di estenderla anche oltre il tabacco, preparandone l’applicazione ad alcuni alimenti e bevande”. ”Il potenziale effetto domino di normative analoghe a quelle adottate per l’industria del tabacco – continua il comunicato di JTI – e’ gia’ evidente. Le lobby della salute pubblica continuano a richiamare l’attenzione, in maniera strumentale, sulle affinita’ tra l’industria del tabacco, l’industria alimentare e l’industria degli alcolici per motivare la richiesta di normative simili volte alla riduzione del consumo di certi prodotti. Diversi paesi, tra cui il Cile, la Francia, l’Ungheria, il Messico e il Regno Unito hanno gia’ aumentato la tassazione applicata a certi cibi e bevande”.

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