Salute: cresce in Italia l’uso di medicinali plasma derivati da attività trasfusionali

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Cresce in Italia, l’utilizzo dei medicinali plasma derivati da attività trasfusionali che si basano sulle donazioni volontarie. Il settore della lavorazione del plasma sta cambiando. Da un modello quasi monopolistico ad uno concorrenziale e cresce la necessità di un approccio di filiera. Alla domanda tenta di rispondere un convegno che si tiene oggi e domani presso la facolta’ di Economia di Ancona, nell’ambito della 11/a Convention dei Centri Regionali Sangue. Oltre al Centro Regionale del Sangue delle Marche vi prendono parte quelli di Toscana, Piemonte, Calabria, Lombardia, Campania, Puglia, Molise, Lazio e Emilia Romagna.

Una ricerca scientifica promossa dal Dipartimento di Manegement dell’Università Politecnica delle Marche ha messo in luce spunti interessanti. In una scala da 1 (minimo) a 10 (massimo), i referenti delle Strutture Regionali di coordinamento (Src) assegnano a questo aspetto un’importanza pari a 9,8. Altra questione e’ quella della trasparenza e della tracciabilita’ del “percorso del plasma“: un tema particolarmente sentito. Fra le criticita’, la mancata integrazione tra i sistemi informativi delle aziende sanitarie e quelli delle organizzazioni “partner”, in primis, i fornitori.

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