L’isola degli Hobbit riserva tante sorprese. Infatti, sono stati trovati i resti di tre ominidi che hanno vissuto circa 700.000 anni fa. Questi sono stati descritti sulla rivista Nature e la loro scoperta è dovuta al team coordinato da Yousuke Kaifu, del Museo Nazionale di Scienza e Natura di Tokyo, e da Adam Brumm dell’universita’ australiana di Griffith. La scoperta smentisce che questi omonidi fossero un Homo Sapiens con difetti di crescita. Ricostruendo il suo cranio in 3D, i ricercatori hanno dimostrato che l’ominide appartiene ad una delle specie umane più arcaiche. Secondo gli autori, la ricerca “smentisce in modo schiacciante la diagnosi di sindrome di Down, piuttosto e’ un’ulteriore prova che l’Homo floresiensis appartenesse a una specie distinta con un’affascinante, anche se un po’ nebulosa storia evolutiva”. “I nuovi fossili sembrano essere molto simili a quelli dell’Homo floresiensis” ha detto Kaifu. I resti sono stati scoperti in un sito a 70 km a est della grotta e includono un frammento di mandibola a sei denti.