Terremoto: “Rischio dispersione fibre di amianto”

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Dopo il terremoto ora Vigili del fuoco, Carabinieri, agenti della Polizia, del Corpo Forestale dello Stato e della Guardia di Finanza, uomini della Protezione Civile e della Croce Rossa: i soccorritori rischiano l’esposizione all’amianto, che può determinare l’insorgenza di mesoteliomi e patologie fibrotiche, tra le quali l’asbestosi, le placche pleuriche, gli ispessimenti pleurici e complicazioni cardiovascolari e cardiocircolatorie.  “Cosi’ come in tutti gli altri luoghi dove si verificano terremoti, il rischio e’ legato al fatto che nelle abitazioni e negli edifici industriali costruiti a partire dalla seconda meta’ del Novecento, l’amianto veniva utilizzato nelle infrastrutture, come tetti, tubature, soffitti, controsoffitti, canne fumarie“, dichiarail presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, Ezio Boanni. “Il nostro appello e’ affinche’ i soccorritori siano dotati di mascherine con il filtro di protezione per evitare l’inalazione delle fibre. Inoltre nei luoghi in cui si stima ci possa essere presenza di amianto, e’ necessario bagnare le macerie con getti d’acqua, affinche’ le polveri non si disperdano, e quando finiscono le operazioni di ricerca, coprire le macerie con teli di nylon che dovranno essere portati via con mezzi meccanici da personale protetto da tute adeguate“.

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