Terremoto: segnalati casi di gastroenterite ad Amatrice

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I casi di gastroenterite verificatisi ad Amatrice, segnalati dall’assessore regionale al Welfare lombardo Giulio Gallera, “sono sporadici e non destano allarme; non risulta esserci una situazione pesante. Sono in atto protocolli mirati per il controllo degli infestanti, il rispetto delle norme di corretta gestione delle derrate, la lotta agli insetti e le pulizie dei bagni” lo spiega all’AdnKronos Salute Fabrizio Pregliasco, virologo e presidente di Anpas, rientrato a Milano da Amatrice dove ha visitato il campo base Anpas. “Al campo base Anpas di Amatrice sono presenti circa 131 cittadini, 60 volontari Anpas e 70 del personale delle forze dell’ordine. Si tratta di un modulo della colonna nazionale della Protezione civile, che gestiamo direttamente, per l’accoglienza di 250 persone“, dice Pregliasco. Nei giorni scorsi sono stati attivati 10 volontari della Regione Umbria, 15 volontari della Regione Abruzzo, 15 volontari della Regione Lazio, 15 volontari della Regione Marche, 5 fra volontari, operatori di segreteria e cuochi della Regione Toscana. In seconda battuta sono stati attivati: 6 volontari della Regione Toscana, 6 volontari della Regione Campania, 8 volontari della Regione Emilia Romagna, 10 volontari della Regione Liguria. Tre sono i volontari operatori della Sala operativa nazionale. “Ci stiamo organizzando per garantire una presenza di lungo termine, anche se l’obiettivo di tutti è quello di poter offrire a queste persone soluzioni differenti, più adeguate ai loro bisogni, nel più breve tempo possibile“, continua il virologo. “Guardando Amatrice dopo il sisma – testimonia Pregliasco – colpisce davvero la risposta dei soccorsi, che vanno ora ben coordinati, ma anche la presenza di case che hanno retto accanto a detriti ed edifici distrutti. Segno della mancanza di consapevolezza da parte di chi ha costruito del fatto di essere in un territorio a rischio“. Dopo il sisma le pubbliche assistenze di Anpas Abruzzo fanno sapere di aver attivato unità cinofile, e convogliato nelle zone colpite dal sisma mezzi di soccorso e ambulanze, un posto medico avanzato, tensostrutture, panche, tavoli, fuoristrada e camion. Dal Lazio sono partiti 52 volontari, un medico, un infermiere e uno psicologo dell’emergenza. Con loro anche una cucina da campo, tende gonfiabili e ambulanze. “Siamo e saremo in prima linea con le pubbliche assistenze presenti sui territori colpiti, per un’azione coordinata con le istituzioni e con il Dipartimento della Protezione civile“, promette Pregliasco.

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