Al via la scuola resiliente di Cesvi per aiutare 1200 studenti terremotati

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La resilienza al centro, per superare i traumi del terremoto. L’ong Cesvi, dopo avere collaborato con il proprio Team emergenze nell’immediato post terremoto in Centro Italia – che ha causate 298 vittime e migliaia di sfollati oltre a ingenti danni strutturali ed economici – con istituzioni, Protezione civile e altri enti nel soddisfare le necessita’ immediate e rilevare i bisogni delle persone, lancia ora una nuova corposa azione chiamata Una scuola resiliente: “un nutrito gruppo di psicologi specializzati nel recupero post traumatico andra’ durante tutto l’anno scolastico in 60 classi tra elementari e medie di Fermo e Ascoli Piceno, tra cui alcune delle aree piu’ colpite dal sisma“, spiega Daniela Bernacchi, amministratore delegato di Cesvi. Con una media di 20 alunni per classe, sono 1200 gli studenti coinvolti. Promosso da Cesvi, Ufficio Scolastico Provinciale di Ascoli Piceno e Fermo, Miur e in collaborazione con l’associazione di psicologi dell’emergenza Sipem SoS Marche, il percorso vuole portare ascolto e conforto ai bambini, con attivita’ e laboratori finalizzati all’emersione e alla gestione delle emozioni, delle conoscenze e delle rappresentazioni dell’esperienza negativa vissuta dai piu’ piccoli.

Se rileveremo casi di bambini particolarmente traumatizzati, realizzaeremo anche interventi individuali, assieme all’Asur, l’Azienda sanitaria unica regionale delle Marche“, spiega Bernacchi. “La scuola rimane il punto di partenza per ritrovare una situazione di normalita’, uno spazio child friendly, grazie al rapporto privilegiato che gli insegnanti riescono a creare con i bambini all’interno delle classi. Cesvi non e’ nuova a realizzare interventi psicopedagogici post traumatici: “anche in Emilia nel 2012 abbiamo approntato un gruppo di lavoro operativo, cosi’ come in diverse emergenze all’estero dove gia’ operavamo con interventi di cooperazione internazionale“, indica l’ad dell’ong italiana nata nel 1985. “Finora abbiamo portato avanti tali interventi in tende e strutture emergenziali, e’ la prima volta che operiamo dentro gli edifici scolastici, e’ un valore aggiunto che puo’ dare ancora piu’ efficacia per fare superare ai minori le difficolta’ di questa parte della loro vita“.

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