Farmaci, la previsione: nel mondo +6,3% prescrizioni fino al 2022

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Le incertezze della Brexit, le elezioni presidenziali americane, la continua pressione sui prezzi dei farmaci, la lenta ripresa economica globale. Sarà una combinazione ‘di fuoco’ a influire sull’andamento del mercato farmaceutico mondiale nei prossimi anni. Ma la società EvaluatePharma azzarda comunque una previsione di aumento delle prescrizioni di medicinali del 6,3% a un tasso composto di crescita annuo (Cagr) nei prossimi 6 anni. Con Novartis e Roche che competeranno per il ‘primato’ nel settore, seguite da Pfizer che le sfiderà anche a seguito dell’acquisizione di Medivation. La spesa in ricerca e sviluppo è inoltre attesa in crescita del 2,8% a 182 miliardi di dollari, sempre fra il 2016 e il 2022. Celgene e Shire dovrebbero registrare la più rapida crescita del fatturato, con aumenti del 16 e del 19%, rispettivamente. Infine, l’oncologia rimarrà l’area terapeutica con il tasso di crescita annuo delle prescrizioni più sostanzioso (+12,5%) nel periodo esaminato. Nel report ‘World Preview 2016, Outlook to 2022’ si evidenzia che “la maggior parte di questa crescita sarà guidata da una serie di nuovi prodotti che arriveranno sul mercato nei prossimi anni. Tuttavia, ci sono diversi problemi che potrebbero rovinare questo quadro roseo di crescita ininterrotta, primo fra tutti il controllo governativo sui prezzi”, fa notare Antonio Iervolino, Head of Forecasting di Evaluate. “Come risultato – spiega – ci aspettiamo che le aziende continuino a investire su modelli di prezzo fortemente legati alle prestazioni dei loro prodotti, avviando la discussione sui costi in una fase più precoce del processo di sviluppo clinico”.

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