Milano: torna “Bottiglie aperte” con i professionisti dell’enologia

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L’eccellenza come stile di vita, o meglio di vite. Dall’1 al 3 ottobre, al Palazzo delle Stelline di Milano, torna l’appuntamento con ‘Bottiglie aperte‘, il festival dei vini italiani d’autore organizzato da Blend Srl e Aliante Business Solution sotto la direzione di Federico Gordini, imprenditore, ideatore e protagonista di alcuni dei più grandi eventi enogastronomici milanesi (da The Tank a Milano Food Week), oltre a molti format di successo.
Nato nel 2012, in pochi anni ‘Bottiglie aperte’ si è imposto come luogo d’incontro privilegiato per gli operatori del settore enologico, e in particolare per i professionisti del canale Horeca, che ogni anno scelgono la manifestazione per confrontarsi sui trend vinicoli e sulle ultime novità in fatto di packaging e comunicazione.
Edizione dopo edizione, il format di ‘Bottiglie aperte’ – sottolinea una nota – ha saputo evolversi senza però mai perdere la sua mission identitaria: riunire le aziende simbolo dell’enologia nazionale, ambasciatori indiscussi del proprio territorio e della ricchezza vinicola regionale. Cantine di culto, capaci di stare al passo con i tempi e le esigenze dei consumer, con un’immagine vincente, una distribuzione ben organizzata e un rapporto di stima reciproca con i propri partner. Insomma: il vertice dell’enologia italiana“.
E per la quinta edizione l’obiettivo è crescere ancora, coinvolgendo un numero sempre maggiore di realtà vinicole di alto profilo, espressione dell’eccellenza del territorio italiano. In quest’ottica, nasce l’idea di dare spazio anche alle cantine straniere. Per la prima volta ‘Bottiglie aperte’ ospiterà una sezione international con case vinicole provenienti sia dai distretti più blasonati del mondo, sia dalle cosiddette ‘nuove frontiere del vino’, protagoniste di un interessante exploit qualitativo. E per la prima volta ci sarà un’area dedicata allo Champagne.
Accanto ai ‘walk around tasting’, non mancheranno le degustazioni verticali, oltre 20, e una decina di Master class. In assaggio annate esclusive di alcune tra le etichette più acclamate del panorama italiano. Quest’anno in servizio ci saranno dei sommelier multilingue, capaci di interfacciarsi con il pubblico straniero per raccontare i vini nelle loro lingue d’origine, dal russo al cinese, oltre ovviamente all’inglese.
Un capitolo importante è rappresentato dai riconoscimenti nazionali dedicati a chi opera nel settore. A grande richiesta tornano gli ambitissimi Wine Style Award e Wine List Award: entrambi i premi sono assegnati da una giuria tecnica composta da giornalisti, enologi ed esperti del settore. Il Wine Style Award va all’azienda con la miglior comunicazione e immagine coordinata, mentre il Wine List Award è pensato per i locali con servizio di somministrazione e premia la migliore carta dei vini.
Per l’edizione 2016 il programma si arricchisce anche di un ‘fuori Bottiglie aperte’. Durante i giorni della manifestazione, infatti, saranno organizzati numerosi eventi e appuntamenti in città. Ogni cantina sarà abbinata a un circuito di locali e ristoranti che ospiteranno i suoi vini, con tasting e appuntamenti enogastronomici ad hoc. L’obiettivo è quello di permettere anche al pubblico dei milanesi e ai tanti turisti che visitano il capoluogo lombardo di vivere la manifestazione da una diversa prospettiva.
Sempre più spazio, infine, avranno convegni e workshop dedicati all’approfondimento di temi di attualità vinicola. Si parlerà di lotta alla contraffazione, ma anche di family business e ricambio generazionale all’interno delle aziende, del ruolo centrale del territorio come elemento di rafforzamento del brand e dell’importanza del marketing e del packaging.
Nel 2015, l’anno di Expo, ‘Bottiglie aperte’ ha superato le 100 case vinicole partecipanti, con oltre 2.000 operatori Horeca e più di 200 tra giornalisti e blogger. (AdnKronos)

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