“Oggi, nel commemorare le vittime del terremoto dello scorso 24 agosto, il presidente Grasso ha denunciato la mancanza di prevenzione nei paesi ricompresi nelle aree a rischio sismico. Nell’unirci al grande cordoglio per le vittime e per i disastrati paesi colpiti dal Sisma, ci permettiamo ricordare che il governo Berlusconi, con il decreto 39/2009(Decreto Abruzzo), all’art.11, aveva previsto che la Protezione civile venisse immediatamente attivata per una rilevazione, in tutta Italia, delle zone a rischio sismico, con priorita’ per i territori dell’Appennino centrale“. Lo dichiara il senatore di Forza Italia, Antonio d’Ali’, vicepresidente del gruppo. “La sinistra allora pretese – aggiunge d’Ali’ – che quella previsione venisse cancellata sulla base di un parere della Conferenza Stato-Regioni che rivendicava alla stessa la competenza a intervenire in materia. Di conseguenza l’art.11 di quel decreto fu modificato in Parlamento eliminando la previsione dell’urgente monitoraggio sismico. Avvenne, altresi’, che le Regioni puntualmente non fecero nulla rispetto a quanto avevano rivendicato. Per uno strano(?) caso, presidente di quella Conferenza Stato-Regioni era al tempo proprio Vasco Errani, che oggi il governo Renzi ha nominato commissario straordinario per la ricostruzione. Classica vendetta della storia – conclude – o gravi mancanze di memoria o di conoscenza di fatti da parte di chi ci governa?“.