Terremoto: robot aerei e terrestri usati per il recupero dei monumenti

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A dare una mano nelle operazioni per il recupero e messa in sicurezza dei monumenti danneggiati dopo il terremoto del 24 agosto, sono arrivati i robot. Sono quelli del progetto europeo Tradr (Long-Term Human-Robot Teaming for Robot-Assisted Disaster Response), a cui l’Italia partecipa con l’universita’ Sapienza di Roma, utilizzati ad Amatrice dai Vigili del fuoco. Assemblati in Germania, sono diventati operativi sul luogo del disastro in sole 48 ore. Lo segnala Robohub, la maggiore comunita’ scientifica internazionale degli esperti di robotica. Sotto il comando di Emanuele Gissi, ingegnere del comando dei Vigili del fuoco di Genova, e il coordinamento di Ivana Kruijff-Korbayova, del Centro di ricerca tedesco sull’intelligenza artificiale di Saarbrucken, sono stati schierati due robot terrestri e tre veicoli aerei, tutti senza pilota.

I robot erano comandati da remoto – spiega Gissi – Quelli aerei pilotati in remoto dai nostri piloti. E’ uno dei primi usi di robot in un contesto di soccorso vero. Adesso stiamo catalogando altri edifici danneggiati dal Sisma indicati dal ministero del Beni culturali, con dei droni del corpo dei Vigili del fuoco, che e’ partner del progetto Tradr, ma servendoci di quanto appreso con i robot’‘.

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