“Abbiamo avuto grande solidarieta’: tanta gente e tante disponibilita’, che mi ha veramente commosso! Quello che mi permetto di suggerire e’ che continui, perche’ la vera solidarieta’, quella che viene dopo l’emergenza immediata, comincia adesso. Abbiamo sepolto i morti e questo e’ stato veramente straziante, ma adesso il problema sono le strutture, le case cadute, le chiese inagibili…”. Lo ha affermato a Radio Vaticana, il vescovo di Ascoli Piceno, mons. Giovanni D’Ercole. “Mi faccio portavoce di questa gente che vuole ritornare nelle proprie terre, rinsaldare il tessuto comunitario, che e’ fondamentale – continua il presule -. Io sento un grande bisogno di assicurare alle comunita’ che nulla andra’ perduto del nostro impegno. Ed ecco, per esempio, che sono in gioco tantissimi volontari in questo momento, ma che non vengono da fuori… Far comprendere cioe’ a chi viene da fuori che puo’ essere un supporto momentaneo, ma sono i volontari originari di qui, di Ascoli, della nostra diocesi che si stanno facendo carico dei loro fratelli. Dobbiamo essere abituati gia’ da adesso ad essere il piu’ possibile noi i protagonisti”.
Terremoto, il Vescovo di Ascoli Piceno: “solidarietà continui, marchigiani protagonisti”
