Atletica: Cenci pronto per la maratona di New York, in gara con un cancro in atto

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Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha partecipato oggi, in sala Giunta, alla conferenza stampa di Leonardo Cenci, il ragazzo perugino che parteciperà, il prossimo 6 novembre, alla maratona di New York con un CANCRO in atto. Cenci si cimenterà nella più famosa competizione podistica del mondo, la stessa che stava preparando nel 2012, quando scoprì di avere un CANCRO al polmone e pochi mesi di vita. Il suo gesto vuole trasmettere un messaggio chiaro e forte di speranza, vuole dimostrare che anche chi ha un CANCRO in atto può vivere una vita dignitosa. Ma questo non è l’unico sogno che Leonardo sta concretizzando.

L’Unione Europea ha deciso di finanziare gli “Oncology Games”, un progetto ideato da Cenci, presentato dal Tucep (Tiber Umbria comett education programme) e che vede il sostegno del Coni e di ‘Avanti Tutta’, l’associazione che lo stesso perugino ha fondato nel 2013 per dare dignità ai malati di CANCRO e per promuovere un sano e corretto stile di vita. Malagò ha sottolineato l’importanza della storia di Cenci. “Credo che l’incontro con lui sia avvenuto grazie all’approccio personale e culturale che ho nei confronti del mondo che cerco di rappresentare quotidianamente. La sua è una storia incredibile, per questo ritengo che il progetto legato agli Oncology Games rappresenti un traguardo e un nuovo di partenza per lanciare un messaggio di grande significato sociale legato agli straordinari benefici derivanti dalla pratica sportiva“.

E’ davvero nobile che alcuni sponsor del Coni -ha aggiunto Malagò-come UnipolSai Assicurazioni, Kinder + Sport e Armani abbiano offerto un contributo importante per questa causa, perché Leo, anche se non è atleta olimpico, è uno di noi. Mi ricorda Bebe Vio. Non li ho mai visti una volta senza il sorriso. Nel 2012 l’uragano Sandy gli impedì di correre la maratona, stavolta sarà lui a vincere: l’uragano Leo“. “Mi state regalando un’esperienza di vita che ha un valore incredibile -ha detto Leonardo Cenci-. Ringrazio il Coni e Giovanni Malagò. Ho deciso di prendere parte alla New York Marathon per lanciare un messaggio di speranza a tutta l’Italia. Con questo mio gesto voglio far capire che il CANCRO non è una malattia di cui aver paura ma è un vestito che va portato con dignità. Avere un tumore non è una vergogna visto che non è contagioso“.

Spero che questo mio essere considerato il simbolo della lotta contro il CANCRO abbia sempre più una risonanza internazionale allo scopo di far avvicinare più persone possibile, malate e non, all’attività motoria ed ad uno stile di vita sano. Affronto la malattia con la resilienza che caratterizza i maratoneti. Lo sport è vita. E la vita é il bene più prezioso che abbiamo. Sono il primo italiano e il secondo di sempre a correre a new York. Al traguardo avrò vinto comunque. Voglio correre con il sorriso e lo farà come testimonial dell’Italia. Donerò il pettorale a Malagò“, ha concluso Cenci.

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