Eruzioni solari: un nuovo modello di distribuzione delle particelle ad alta energia

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Possono interferire con il corretto funzionamento dei satelliti, ed essere potenzialmente dannose per la salute degli astronauti. Sono le particelle ad alta energia che il Sole spara verso la Terra. Eruzioni solari che gli scienziati stanno imparando a conoscere, attraverso specifiche sonde che guardano alla nostra stella.

Uno degli aspetti più importanti di questo fenomeno – spiega l’Agenzia Spaziale Italiana – è capire come la pioggia di particelle energetiche si sparpaglia nello spazio. Grazie agli ultimi dati delle sonde SOHO (the SOlar & Heliospheric Observatory) e STEREO (Solar TErrestrial RElations Observatory), un team internazionale di scienziati ha elaborato un nuovo modello di distribuzione della pioggia cosmica di particelle solari.

I risultati dello studio, finanziato dalla NASA e coordinato dall’University of Central Lancashire, in collaborazione con l’Université Libre de Bruxelles, l’University of Waikato e la Stanford University, sono stati pubblicati sulla rivista Astronomy & Astrophysics. Mostrano una distribuzione più ampia e articolata di quella prevista dai precedenti modelli. Un andamento turbolento che, a causa della rotazione del Sole, disegna idealmente una spirale intorno alle linee di campo magnetico (in un’animazione della NASA un confronto tra vecchio e nuovo modello).

Le osservazioni delle due missioni SOHO e STEREO, e le simulazioni al computer basate su questi dati, mostrano una distribuzione più caotica del precedente modello in cui il flusso era distribuito in una regione piuttosto ristretta. Le stesse linee di campo magnetico, per la turbolenta emissione di particelle, tendono ad abbracciare un’area più ampia. Come se vagabondassero. Spesso, spiegano gli autori nello studio, le osservazioni mostrano la presenza di particelle solari sul lato opposto del Sole rispetto alla regione interessata dall’eruzione di materiale.

Lanciata nel 1995, SOHO è una missione ESA e NASA. È stata progettata per studiare la struttura interna del Sole, la sua atmosfera esterna e l’origine del vento solare. Inizialmente programmata per essere operativa fino al 1998, grazie al suo successo la sua attività è stata più volte estesa nel tempo. STEREO, invece, è una coppia di sonde progettate per lo studio del sistema Terra-Sole. Lanciata nel 2006, la missione ha analizzato il flusso di energia e materia da Sole verso la Terra, permettendo agli scienziati di realizzare ricostruzioni in 3D delle violente eruzioni di materia dalla corona solare.

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