Due mesi dopo l’apertura di una piccola bocca degassante nella parte orientale del cratere Voragine dell’Etna, nel primo pomeriggio di oggi, lunedì 10 ottobre 2016 si è verificato un un evento esplosivo al cratere Bocca Nuova o nella zona a confine fra essa e la Voragine, comunque nell’area sommitale dell’Etna. Lo annunciano gli esperti dell’INGV di Catania – Osservatorio Etneo, spiegano che “questa sarebbe la prima attività eruttiva osservata alla Bocca Nuova dopo il suo riempimento con i prodotti della Voragine durante le eruzioni di dicembre 2015 e maggio 2016“.
Gli esperti spiegano che l’esplosione è avvenuta alle ore 15:26, producendo una distinta anomalia nelle immagini delle telecamere termiche sulla Montagnola e a Bronte, nonché un piccolo pennacchio di cenere grigia (vedi immagini in coda all’articolo) che si è alzato di poche centinaia di metri sopra la sommità del vulcano. E’ stato un evento singolo, che ha prodotto anche un chiaro segnale sismico; nelle ore successive si sono registrati altri, più piccoli eventi sismici, il più forte alle ore 17:16, però la copertura nuvolosa ha reso impossibili le osservazioni visive e termiche.
Nelle ultime settimane era continuato il degassamento non-eruttivo dalla bocca degassante formatasi il 7 agosto 2016 nella parte orientale della Voragine, accompagnato da rarissime e piccolissime emissioni di cenere (materiale vecchio) dalla bocca eruttiva posta sull’alto fianco orientale del Nuovo Cratere di Sud-Est. Contrariamente a quanto riferito nei primi giorni dopo l’apertura della bocca del 7 agosto 2016, non sembra mai esserci stata attività stromboliana da essa, ma solo emissione di gas ad altissima temperatura, producendo talvolta vivaci bagliori visibili di notte.