L’area di Firenze risente soprattutto dei forti terremoti che colpiscono la catena dell’Appennino centro-meridionale. Firenze ha tremato innumerevoli volte, ogni volta che sull’Appennino si è verificato un forte terremoto: recentemente è successo il 26 settembre del 1997 in seguito al sisma di Colfiorito ed il 24 agosto scorso in seguito al devastante terremoto di Amatrice.
Le aree sismiche più vicine a Firenze sono quelle del Mugello e del Valdarno superiore, dove si sono verificati in passato terremoti importanti. In Mugello, situato a nord di Firenze, bisogna segnalare i forti terremoti del 1919 e del 1542. Questi terremoti, che causarono gravi danni da Vicchio fino a Borgo San Lorenzo, provocarono il crollo di cornicioni e comignoli anche nel capoluogo toscano.
In Valdarno superiore invece, situata a sud della città, si segnala il forte sisma del 1770, anche questo con risentimento molto importante a Firenze.
Terremoti meno forti ma comunque capaci di mettere a rischio l’enorme patrimonio artistico, edilizio ed architettonico della città, sono quelli che avvengono a poche decine di chilometri dalla città, ad esempio nella Valle del Chianti. E’ quanto accadde il 18 maggio del 1895 in seguito ad un sisma di magnitudo 5.4: causò crollo di cornicioni, comignoli e la distruzione di collezioni artistiche nei musei nel capoluogo toscano.
Un’altra area sismicamente molto pericolosa in Toscana è quella della Garfagnana: i terremoti che avvengono qui sono avvertiti distintamente in tutta la regione. Da segnalare il fortissimo terremoto avvenuto in quella zona nel 1920. Tuttavia questi terremoti sono parecchio più lontani da Firenze, e non hanno lo stesso risentimento di quelli che avvengono nel Mugello e in Valdarno.