Alluvione Sardegna: 3° anniversario fra incompiute e memoria

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A tre anni dall’Alluvione del 18 novembre 2013, che solo a Olbia ha causato nove vittime, la citta’ ha ancora ferite aperte, che bruciano ancora di piu’ in occasione dell’anniversario. Un dolore per i morti, i familiari, ma anche per i danni subiti. Nonostante questo, pero’, la citta’ non si arrende e vuole tenere alta la memoria. Per questa sera ha organizzato una fiaccolata, per ricordare quei tragici fatti di tre anni fa, che percorrera’ le ‘vie del fango’ partendo alle 20:30 da via Aspromonte, davanti alla chiesa di Sant’Antonio, per poi percorrere via Vesuvio, via tre Venezie, via Lazio, via Barbagia sino ad arrivare in via Belgio, dove persero la vita la piccola Morgana e la mamma Patrizia Corona. Gli abitanti e gli amministratori, impegnati nella ricostruzione e nella messa in sicurezza delle aree, devono fare, pero’, i conti con la lentezza della burocrazia che, ad esempio, affossa la ricostruzione della strada di Monte Pinu.

La provinciale spezzata in due dall’Alluvione e nella cui scarpata, molti metri sotto il livello della strada, precipitarono le auto che si trovano ancora fra massi e vegetazione, e in cui persero la vita tre persone. Cosi’ come ancora non sono completati i lavori sul ponte del Rio Seligheddu, alla periferia di Olbia, distrutto durante l’Alluvione per evitare che l’acqua inondasse un intero quartiere della citta’ gallurese. Ma Olbia fa anche i conti con la lentezza dell’avvio del progetto di mitigazione del rischio idrogeologico, realizzato per mettere in salvo la citta’ dalla forza distruttrice dell’acqua.

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