Esperti Usa: rischio bioterrorismo dal ‘taglia e incolla’ del Dna

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La tecnica Crispr di ‘taglia e incolla’ del Dna, utilizzata di recente per curare un uomo, può diventare una minaccia se utilizzata con scopi bioterroristici. A lanciare l’allarme è una lettera inviata al presidente Usa Barack Obama dal Council of Advisors on Science and Technology (PCAST), secondo cui serve un piano da due miliardi di dollari per la risposta a eventuali emergenze di salute pubblica causate dalle nuove biotecnologie. Secondo il panel le nuove tecnologie come il Dna sintetico, la terapia genica e appunto la Crispr apre la possibilita’ di utilizzi negativi, come la modifica di virus e batteri noti perche’ diventino resistenti ai farmaci, o la ‘fabbricazione’ da zero di microrganismi patogeni sconosciuti.

Nella missiva sono riportate una serie di raccomandazioni, a breve e lungo termine, che partono dalla considerazione che la lotta ‘classica’ al bioterrorismo, focalizzata sull’uso di patogeni conosciuti come Ebola o il vaiolo, e’ ormai datata. “Una migliore sorveglianza nazionale che includa informazioni dettagliate sul Dna dei germi – scrivono gli esperti, che consigliano al presidente uscente di informare il successore sul rischio -, puo’ far scoprire se i patogeni in un determinato focolaio sono stati ingegnerizzati“. 

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