Olio di palma, Ferrero: “Per rispettare il consumatore le aziende devono affidarsi alla scienza”

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“Le aziende agroalimentari devono basare le loro scelte sulla scienza nutrizionale, solo in questo modo si rispettano i consumatori che, da parte loro, devono mettere al bando ‘il si dice che”’. Lo afferma Laurent Cremona, direttore globale del Gruppo Ferrero, intervenuto al convegno promosso dall’Ambasciata malese in Italia, in partnership con l’agenzia governativa Malaysian palm oil board (Mpob), che si occupa della parte industriale del prodotto di punta del Paese. L’obiettivo è quello di sull’olio di palma, sia dal punto di vista nutrizionale che ambientale: Ferrero, contrariamente a tante altre aziende, continua infatti ad usarlo, manifestandolo, per tutte le sue produzioni, a partire dalla Nutella. Nel menzionare la Nutella, il direttore ha precisato ”i nostri consumatori affezionati hanno capito molto bene che era una bufala la campagna contro l’olio di palma, il cui impatto sulle nostre vendite è stato trascurabile”. L’Ambasciatore Datò Abdul Samad Othman, aprendo i lavori, ha voluto ribadire l’impegno del Governo e dell’industria della Malesia nella produzione di olio di palma sostenibile, di buona qualità e sicuro per la salute dell’uomo.

about-ferrero-top-image_0La Malesia, ha infatti ricordato, vanta oltre il 25% di olio di palma certificato dall’organizzazione internazionale Rspo (Roundtable on Sustainable Palm Oil), che garantisce la sostenibilità di tutta la filiera; e questo in termini di salvaguardia delle foreste, tutela della biodiversità, condizioni di lavoro e qualità del prodotto. In realtà infatti il Governo e l’industria della Malesia fanno squadra da anni per produrre un olio di palma di qualità, sicuro e sostenibile, ma in Italia non ci sono sufficienti informazioni su questo fronte: lo afferma oggi l’Ambasciatore malese in Italia, Dato’ Abdul Samad Othman. Sul fronte della salute sono molti ormai gli studi che assolvono questo olio, come hanno ricordato Fabio Virgili, ricercatore del Crea, e Giuseppe Allocca, presidente dell’Unione Italiana per l’Olio di Palma Sostenibile. ”Basta con questo terrorismo alimentare”, ha precisato Allocca, soddisfatto poiché sempre più istituzioni e organi scientifici hanno finalmente preso coscienza che sembra esserci in atto una vera e propria ‘caccia alle streghe’.

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