Terremoto: “La scossa di domenica è stata talmente forte da far crollare edifici restaurati dopo il sisma del 1997”

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Chiese e monumenti saranno ricostruiti, “ma è essenziale che il recupero di ciò che resta in piedi sia fatto con cura“. Lo afferma in un’intervista ad Avvenire Gisella Capponi, direttore dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro sottolineando che le chiese “non presto ma risorgeranno. Il Duomo di Venzone, in provincia di Udine, eretto nel Trecento, venne giù nel 1976: tutte le sue pietre furono raccolte e catalogate una per una e riposizionate per anastilosi. Erano 90mila. Furono sistemate sui prati e la facciata fu ricomposta a terra. L’opera finì nel 1995 ma il risultato è visibile ancora oggi“. Capponi aggiunge che “bisognerà agire come per gli scavi archeologici, contrassegnando ogni frammento perché quelli saranno i materiali della ricostruzione. Laddove, invece, le macerie venissero smosse a casaccio, non si potrebbe mai più mettere insieme il puzzle delle parti crollate“. Capponi ricorda che sono state censiti “514 edifici e 11mila opere” e “dopo il 24 agosto abbiamo messo al sicuro nella zona di Amatrice 1.300 opere (80 custodite nel museo) su 3mila. Siamo dovuti intervenire rapidamente, anche tramite i Carabinieri, per via dei tentativi di furto. Le abbiamo trasportate nella caserma della Forestale a Cittaducale“. Soffermandosi sugli effetti delle scosse degli ultimi giorni, Capponi ricorda che “ci hanno dato pochissimo tempo per intervenire“. Alla domanda su cosa si può fare per prevenire nuovi crolli, Capponi risponde che “sono già partiti i sopralluoghi. Si dovrà verificare dappertutto anche in zone limitrofe al cratere quale criticità abbiano gli edifici” ricordando anche che “le macerie invadono tutto e non possiamo accedere senza il tramite dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile“. Sul fronte dei danni al patrimonio storico Capponi evidenzia: “E’ stato un sisma tremendo, capace di apportare danni in un’area molto vasta, perfino a Roma. Quando si arriverà alla conta effettiva sarà una cifra enorme. Dopo il 24 agosto il ministero aveva stimato 600 milioni di euro per il recupero delle opere danneggiate. Ora si parla di miliardi…“. Capponi ammette, infine, che “su murature complesse un puntellamento mal fatto in caso di ripetizione di eventi sismici può aggravare i danni anziché ridurli. Inoltre le procedure per realizzare i puntellamenti, che debbono essere compiute dai Vigili del Fuoco, sono complicate. Sarebbe opportuno uno snellimento, per agire rapidamente“.

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