Terremoto, presidente regione Umbria: “Danni per il 70% degli edifici di Norcia e Preci”

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Dalle prime, ancora non definitive verifiche sugli edifici privati di Norcia e Preci emerge un quadro di danni superiore al 70 per cento“. E’ quanto dichiarato dal presidente dell’Umbria Catiuscia Marini nel corso del consiglio regionale in merito ai danni del Terremoto. Marini ha anche annunciato che “Norcia non restera’ ‘zona rossa’ per tutta la ricostruzione: a poco a poco, e per certe attivita’ e porzioni, verra’ riaperta, anche per evitare il suo declino turistico“, confermando inoltre che “Castelluccio sara’ ricostruita“. Le persone coinvolte sono circa 5.000 in tutta la regione. Quelle assistite sono 4.000: 1.500 ospitate in alberghi e in altre strutture ricettive, 1.900 risiedono in strutture dei Comuni o nelle tende. “Il secondo decreto legge varato dal Governo – ha evidenziato Marini – una grande attenzione e’ stata posta a dare continuita’ al sistema economico-produttivo, e quindi per evitare delocalizzazioni che rischiano di compromettere la ripartenza economica delle aree colpite. Le imprese quindi gia’ con il secondo decreto legge e con l’ordinanza del commissario possono partire con interventi di riparazione dei danni senza distinzione di tipologia purche’ funzionali a dare continuita’ al sistema produttivo“.

Sarebbe  necessario dunque, spiega ancora Marini, “trovare un quadro normativo e di risorse che permetta di poter celermente entrare nella fase della ricostruzione con il semplice invio della domanda: una semplificazione, questa, molto apprezzata dalle imprese coinvolte. Una delocalizzazione, per alcune attivita’, puo’ essere attuata all’interno del territorio dei singoli comuni”. “Oltre agli strumenti della ricostruzione, ce ne sono alcuni di carattere finanziario per alcuni settori per accompagnare la ripartenza con investimenti per innovazioni nelle proprie imprese (ad esempio per zootecnia ed agricoltura)“.

Sono complessivamente una sessantina – ha riferito Marini – i Comuni interessati che hanno dichiarato danni all’interno del proprio territorio. Servira’ uno specifico disegno di legge regionale in materia di urbanistica ed edilizia per normare la ricostruzione, in tutti i suoi aspetti, nei comuni piu’ colpiti“. Per quanto riguarda invece le infrastrutture, Marini ha annunciato che “da questa settimana presumibilmente sara’ ripristinata la Spoleto-Norcia. Per sistemare l’insieme della viabilita’ in Valnerina, Anas puo’ diventare soggetto attuatore di interventi in tutti i gradi viabilita’, che in quella zona e’ molto compromessa. Servono interventi molto complessi, a partire dalla messa in sicurezza della montagna prospicente alle strade. Se non si riapre la Norcia-Castelluccio non si puo’ avviare la ripartenza di quel borgo. Nell’interruzione del collegamento Umbria-Marche (serviranno lavori lunghi) dobbiamo affrontare anche adeguamenti di alcune parti di viabilita’, come la strada Cascia-Norcia, della Rocchetta, che per molti giorni e’ stata l’unica via di collegamento con la zona piu’ colpita“.

In merito all’edilizia scolastica, invece, “la ricostruzione degli edifici danneggiati andra’ attuata in adeguamento sismico, anche con demolizioni se necessario. E’ in corso il censimento degli edifici scolastici che hanno subito danni. Alcuni Comuni (come Foligno, Spoleto, Perugia e Trevi) hanno gia’ chiuso per danni alcune scuole”. Sul versante dell’assistenza alla popolazione, “la Protezione civile sta allestendo, d’intesa con i Comuni, le aree container. Di questa tipologia usufruiranno Norcia e Cascia. Le Regioni invece allestiscono le aree per sistemare case di emergenza, per i cittadini che dovranno aspettare un periodo medio-lungo per rientrare nelle loro abitazioni. E’ stato inoltre elevato fino a 900 euro (per cinque persone o piu’) il contributo per l’auto-sistemazione. La Regione – ha concluso la presidente – ha anche definito l’ufficio speciale per la ricostruzione e quindi certi interventi possono gia’ partire“.

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