Non c’e’ nessun sopravvissuto tra i 92 passeggeri del Tupolev Tu-154 russo precipitato nelle prime ore di oggi nel mar Nero. “La zone della catastrofe e’ stata individuata e non risulta alcun sopravvissuto“, ha informato il ministero della Difesa di Mosca. Il volo militare diretto in Siria era partito da un aeroporto nei pressi di Sochi nella Russia meridionale ed e’ scomparso dai radar in fase di decollo. A bordo tra gli altri passeggeri una sessantina di componenti del coro dell’Armata rossa. Quattro corpi e rottami del velivolo sono stati ritrovati in mare ad alcuni chilometri dalla costa di Sochi. Secondo le agenzie di stampa russe l’aereo aveva accumulato 6.689 ore di volo dal 1983, era stato sottoposto a lavori di riparazione nel 2014 e revisionato nel settembre scorso.
“Questa tragedia ha preso la vita di persone piene di forza e di programmi. Tra i morti ci sono giornalisti, militari e musicisti del celebre Coro. Volavano in Siria con una missione buona e pacifica. Le circostanze saranno indagate in modo profondo e tutti coloro che sono stati colpiti da questa tragedia riceveranno l’aiuto necessario”. Lo ha detto il primo ministro russo, Dmitri Medvedev, citato da Russia Today, sull’aereo caduto nel mar Nero. Tra le 93 persone a bordo, anche il Coro dell’Armata rossa che avrebbe dovuto esibirsi per le truppe russe di stanza a Latakia, in Siria, nella notte di Capodanno.