In Puglia la percentuale di consumo di suolo è tra il 7 e il 9%, ovvero la più alta d’Italia. A lanciare l’allarme è un’analisi della Coldiretti Puglia, elaborata sulla base di dati Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), divulgata in occasione della Giornata Mondiale del suolo che si celebra oggi. Si va dai 21.830 ettari di suolo consumato a Foggia (3,1%) ai 33.285 di Lecce (11,9%), passando per Taranto (7,9%), Bari (8,1%) e Brindisi (8,3%) secondo i dati diffusi dalla Confederazione agricola. La Puglia convive, tra l’altro, con un vero e proprio paradosso idrico: se da un lato – spiega la Coldiretti – e’ dilaniata da annosi fenomeni siccitosi, dall’altro e’ colpita da alluvioni e piogge torrenziali, con l’aggravante che l’acqua non viene riutilizzata a fini irrigui, a causa della carenza e mancanza di infrastrutture ad hoc.
L’andamento climatico impazzito, poi, si abbatte su un territorio fragile, dove 232 comuni su 258 (78%) e’ a rischio idrogeologico con diversa pericolosita’ idraulica e geomorfologica. Sono 8.098 i cittadini pugliesi – ricorda l’associazione agricola – esposti a frane e 119.034 quelli esposti ad alluvioni. “La terra frana e si consuma anche a causa dell’abbandono delle aree rurali – sottolinea il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – perche’ gli agricoltori, sempre piu’ vittime della criminalita’ organizzata, preferiscono lasciare le campagne per proteggere la propria incolumita’. All’abbandono delle aree rurali, poi, si aggiungono fenomeni meteorologici sempre piu’ intensi”. “Proprio nell’ottica della prevenzione abbiamo avanzato una proposta di di legge all’assessore regionale all’Agricoltura – aggiunge il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – utile ad arrestare la pericolosa avanzata della copertura artificiale del nostro territorio”.