Archeologia: l’area Mont’e Prama raddoppierà

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L’area archeologica di Mont’e Prama a Cabras, nell’Oristanese, che ha restituito le straordinarie statue dei Giganti, raddoppierà nel giro di breve tempo. I tecnici della Sovrintendenza archeologica della Sardegna hanno concluso nei giorni scorsi alcuni sondaggi sui terreni circostanti al perimetro sulle colline del Sinis di Cabras, finora oggetto degli scavi, e hanno avuto importanti riscontri sull’estensione dell’antica necropoli, riportando alla luce anche due modelli di nuraghi che verranno restaurati. I risultati sono stati resi noti stamane dal direttore scientifico degli scavi Alessandro Usai, che ha annunciato l’avvio della procedura di un nuovo vincolo sui terreni dove i saggi sono stati portati a termine. “Nella vigna a Nord dell’area archeologica gia’ interessata dagli scavi”, ha spiegato l’archeologo Usai, “i sondaggi hanno seguito la direzione del supposto prolungamento della necropoli. Alcune tombe a pozzetto sono apparse solo nelle prime trincee. Possiamo ipotizzare che a meno di 10 metri dalla recinzione la necropoli termini, mentre la strada continua. Anche le sculture sembrano esaurirsi in pochi metri, a giudicare dai pochissimi e piccolissimi frammenti di calcare tenero individuati”.

Una trincea è stata scavata anche a ovest, per almeno 4 metri, del lungo muro nuragico messo in luce nel 2016, che prosegue ulteriormente verso Nord-ovest. “Resta ignota la forma dello spazio eventualmente racchiuso dal muro, di cui conosciamo un solo lato“, ha aggiunto Usai. “Ancor piu’ restano ignote la sua natura e funzione; piu’ che di un vero e proprio edificio potrebbe trattarsi di un recinto“. Altre trincee, infine, sono state scavate a sud, anch’esse nella direzione del supposto prolungamento della necropoli. “In questo tratto”, ha riferito l’archeologo Usai, “sono emerse ancora tombe a pozzetto e alcune sculture in buono stato di conservazione, ma l’ultima trincea sembra segnare una forte rarefazione dei frammenti scultorei e quindi la probabile estremita’ meridionale della necropoli”. Il sindaco di Cabras Cristiano Carrus ha ricordato che l’amministrazione comunale ha già avviato nei mesi scorsi un’iniziativa per ottenere la disponibilità dei terreni appartenenti a privati, eventualmente ricorrendo anche a permute con terreni agricoli di uguale valore nell’agro della cittadina.

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