Uno dei reperti archeologici più importanti di Capannori (Lucca) nonché pezzo unico in Italia per le sue caratteristiche è adesso visitabile dai cittadini e dagli studiosi. Dopo un restauro durato 9 anni è stato collocato nel Museo Athena, in via Carlo Piaggia a Capannori, l’edificio ligneo del Frizzone. Risalente a un periodo tra il I e il II secolo avanti Cristo, si contraddistingue per il perfetto stato di conservazione della parte più bassa, che è stata ritrovata interrata. L’edificio apparteneva a un villaggio, probabilmente di Liguri, ma sul suo uso sono state fatte due ipotesi. Si pensa, infatti, che fosse un granaio oppure un luogo per funzioni magico-rituali. “Un vero e proprio ‘pezzo da novanta’ entra a far parte del patrimonio archeologico fruibile da tutti al Museo Athena, che già ospita preziosi reperti delle civiltà del nostro territorio – ha dichiarato il sindaco di Capannori, Luca Menesini -. Un edificio di duemiladuecento anni che, grazie al sapiente lavoro degli esperti, è stato riportato alla luce e restaurato. L’aver messo a disposizione dei cittadini questo bene ha anche una funzione di stimolo per la riscoperta del nostro passato e della storia locale“. L’edificio ligneo del Frizzone, come il nome suggerisce, è stato ritrovato al Frizzone, località a sud-est di Capannori che si caratterizza per l’alta ”densità archeologica”. Qui, tra il 2002 e il 2007, si sono svolte alcune campagne di scavi che hanno permesso di ricostruire la storia degli insediamenti del territorio. Fra quelli più importanti c’è l’edificio, che ha una pianta quasi rettangolare (4,5 x 3,5 metri) costituita da travi di quercia squadrati e intagliati, disposti orizzontalmente a incastro, secondo la tecnica oggi detta del blockbau, tipica delle baite alpine. Dell’edificio si è conservata la parte interrata, cui si accedeva da nord tramite una vera e propria gradinata definita da travi, mentre il lato sud era consolidato all’interno da pali verticali di controspinta. L’eccezionalità del ritrovamento, lo stato di conservazione e il fascino suscitato dalle ipotesi sul suo utilizzo hanno convinto gli scavatori, in accordo con Società Autostrade e la Soprintendenza, a procedere, nel luglio del 2007, con lo smontaggio e la rimozione del manufatto ligneo e il suo restauro. Le travi che componevano l’edificio sono state così ricoverate in apposite vasche presso i laboratori dello Studio Piacenti di Prato, dove sono rimaste per ben 9 anni per essere sottoposte a complessi interventi di consolidamento. Adesso l’edificio è stato portato nel Museo Athena di Capannori, dove sarà completata l’asciugatura del legno in un locale con un microclima controllato, pur consentendone l’apertura al pubblico. Proprio per conservare le caratteristiche ambientali, in questa prima fase sono previste solo visite guidate gratuite su prenotazione due volte a settimana per gruppi fino a 15 persone. Questo è il calendario: dal 9 al 30 dicembre il martedì e il venerdì, lunedì 2 e mercoledì 4 gennaio 2017. Tutte le visite inizieranno alle ore 16.00.
Archeologia, Lucca: al Museo Athena un granaio di oltre 2000 anni fa
"Un vero e proprio 'pezzo da novanta' entra a far parte del patrimonio archeologico fruibile da tutti al Museo Athena"
