Il 2016 è stato un buon anno per il cinema in Italia: il 66,3% della popolazione di 6 anni e oltre ha fruito di almeno uno spettacolo, un intrattenimento o una visita a musei e mostre. Tutte le forme di intrattenimento risultano in crescita ma ad aumentare di più sono gli spettatori dei cinema, passati dal 49,7% del 2015 al 52,2%. Lo riferisce l’Annuario statistico italiano dell’ISTAT. Altro buon incremento quello di quanti seguono concerti di musica diversa dalla classica, aumentati dal 19,3% al 20,8%, mentre i concerti di musica classica subiscono una diminuzione della quota di spettatori dal 9,7% all’8,3%. Andamento inverso per i numeri della lettura, sia di libri sia di quotidiani: la quota di lettori di libri è scesa dal 42% del 2015 al 40,5% dell’anno in corso. Tra chi si dedica alla lettura, quasi la metà (45,1%) legge al massimo tre libri nell’anno, mentre il 14,1% legge più di un libro al mese. L’abitudine alla lettura dei quotidiani (almeno una volta la settimana) riguarda poco più di quattro persone di 6 anni e più su dieci (43,9% ) nel 2016, rispetto al 47,1% di un anno fa. Rimane invece pressoché stabile la quota di chi legge quotidiani cinque volte e più la settimana (35,4%). La televisione resta comunque il medium più amato dagli italiani: la guarda il 92,2% della popolazione di 3 anni e più. Il piccolo schermo attira spettatori in tutte le fasce di età, ma i più accaniti fruitori sono i giovanissimi di 6-14 anni e gli anziani di 65-74 anni, con quote che superano il 96%. L’ascolto della radio interessa invece il 53% della popolazione, in sensibile diminuzione dal 57,9% del 2015, anche se aumentano i fidelizzati, ossia coloro che la ascoltano tutti i giorni (da 55,4 a 59,7%). I programmi radiofonici hanno le maggiori audience fra le persone di 20-54 anni (oltre il 65%). Se uscire di casa per andare al cinema è un piacere diffuso, lo è meno quello di dedicare una parte del proprio tempo libero allo sport: poco più di un terzo della popolazione di 3 anni e più pratica nel tempo libero uno o più sport; fra questi il 25,1% afferma di farlo con continuità (+1,4 punti percentuali sul 2015), mentre il 9,7% lo pratica in modo saltuario. Un ulteriore 25,7% svolge qualche attività fisica come fare passeggiate di almeno due chilometri, nuotare o andare in bicicletta mentre i veri sedentari sono circa quattro su dieci (39,2%). Lo sport continuativo viene praticato di più fra i 6 e i 17 anni mentre l’attività sportiva saltuaria riguarda soprattutto le classi d’età successive.