Un’iniziativa mondiale finanziata con 60 milioni di dollari, volta a dar vita a una gestione integrata del ciclo dell’azoto per avere aria e acqua pulite, ridurre le emissioni di gas serra, proteggere la biodiversità e il suolo: è quanto ha annunciato il Programma dell’Onu per l’ambiente (Unep) a Melbourne, in Australia, in occasione della conferenza della International Nitrogen Initiative. L’azoto costituisce il 78% dell’aria che respiriamo. Accanto a questo, rilevano gli esperti, c’è però l’azoto reattivo, immesso nell’atmosfera con l’uso dei combustibili fossili e nei terreni con i fertilizzanti agricoli. “I flussi di azoto reattivo causati dall’uomo, che possono formare composti chimici pericolosi in aria, suolo e acqua, sono piu’ che decuplicati negli ultimi 150 anni, colpendo in modo grave la salute umana“, si legge in una nota dell’Unep.
In questo contesto si inserisce il Sistema internazionale di gestione dell’azoto, che punta a sviluppare una base di conoscenze per dimostrare la necessita’ di pratiche efficaci di gestione. Nell’iniziativa la comunita’ scientifica si unira’ al settore privato e alla societa’ civile per produrre evidenze a sostegno dello sviluppo di una politica internazionale ad hoc. “Uno degli obiettivi e’ mostrare che la gestione globale del ciclo d’azoto offrira’ benefici misurabili per gli oceani, il clima, l’atmosfera e gli ecosistemi terrestri“, ha detto il direttore dell’Unep, Erik Solheim, secondo cui con l’iniziativa “si sviluppera’ una base molto piu’ forte per l’azione”.