Il Gip di Catania Daniela Monaco Crea ha deciso di disporre il rinvio a giudizio per l’alluvione di Acireale del 21 settembre 2013, nella quale perse la vita Giuseppe Castro. Ad essere stati rinviati a giudizio l’ex sindaco Antonino Garozzo, Giovanni Barbagallo, all’epoca direttore dell’Area Servizi tecnici, e Alfio Licciardello, comandante della Polizia municipale di Acireale, accusati di omicidio colposo.
Barbagallo e Antonino Garozzo sono accusati di aver consentito lavori di urbanizzazione da parte di privati, nonché da parte del Comune stesso senza adottare, sebbene sollecitati dalla prefettura, alcuna valutazione sui rischi che la presenza del corso fluviale poteva comportare per l’incolumita’ pubblica, ne’ intervenendo sullo stato esistente per eliminare le condizioni di rischio. I due, insieme al comandante dei vigili urbani, avrebbero omesso inoltre di evidenziare la presenza del torrente Lavinaio-Platani, defluente in parallelo alla via Tercento, ne’ allestito misure di sicurezza volte a impedire l’accesso alla strada in caso di precipitazioni atmosferiche, predisponendo adeguati interventi di protezione in caso di tracimazione delle acque.
Tutto questo avrebbe condotto alla morte di Castro che, sostando a bordo del proprio ciclomotore lungo la via Tarcento, e’ stato travolto dal torrente che ingrossatosi per l‘improvvisa pioggia, ha tracimato invadendo l’arteria non protetta da alcun sistema di contenimento. L’udienza è stata ora fissata per il 3 maggio prossimo.