Ricerca: finanziamento di 605 milioni a 314 cervelli europei, italiani secondi

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Nuove terapie rigenerative per le cardiopatie, algoritmi innovativi, trattamenti pionieristici per problemi psicologici e analisi capaci di far luce sulle opacità dei mercati illegali. Sono solo alcuni dei temi delle ricerche che si sono aggiudicate quest’anno i grant dell’European Research Council (Erc). Un finanziamento da 605 milioni di euro a 314 ricercatori al top di tutta Europa. I Consolidator Grant daranno una chance in più a questi scienziati di lasciare un segno nella ricerca. E se alla competizione per aggiudicarsi il finanziamento hanno partecipato in molti, a vincere sono stati studiosi di 39 Paesi. Una ‘gara’ in cui l’Italia – con 38 cervelli premiati – è seconda solo alla Germania che totalizza 50 grant. Seguono Francia (34 grant), e Gran Bretagna (24). I ricercatori premiati lavoreranno in 23 Paesi del Vecchio Continente, e in questo caso colpisce che il Belpaese sia fuori dal podio delle ‘location’ più gettonate, segno che anche diversi italiani premiati lavoreranno all’estero: a farla da padrone è la Gran Bretagna (58 grant), seguita da Germania (48), Francia (43) e Olanda (29). Dall’Erc sottolineano di aver valutato 2.274 domande, selezionandone il 13,8% per i finanziamenti. Il 28% dei grant è stato assegnato a delle ricercatrici, precisano poi da Bruxelles. I grant creeranno 2.000 posti di lavoro per specializzandi, studenti e altri lavoratori impegnati nella RICERCA, stimano da Erc. “L’Erc punta a trovare la migliore qualità nella scienza, per sostenerla e supportarla, facendo dell’Europa un centro di eccellenza scientifica internazionale. I nuovi vincitori si sono aggiudicati questi finanziamenti perché sono scienziati al top, con idee rivoluzionarie. Investire nel loro successo darà frutti”, commenta Carlos Moedas, Commissario europeo per la RICERCA, la scienza e l’innovazione.

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