Stefano Spinetti (AIGAE): “Appello a modificare la legge sulla riforma dei Parchi. L’Italia ha solo bisogno di un’efficace promozione turistica”

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L’unica cosa che con ogni probabilità resterà sempre made in Italy sarà il territorio e comunque dei rischi ci sono. Tutte le Guide Ambientali Escursionistiche rivolgono un chiaro appello al ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti, appena riconfermato e al neo Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, da sempre profondo conoscitore di tutte le tematiche ambientali, affinché il turismo ambientale si riprenda nelle zone colpite dal terremoto e soprattutto affinché sventino il forte pericolo proveniente dalla riforma dei Parchi approvata al Senato e approdata alla Camera. Qualora tale riforma dovesse diventare legge sarà la fine del turismo ambientale in Italia che rischia di chiudere a causa di tali norme che prevedono supertasse per gli operatori del settore e dunque per il turista il quale, in Italia, invece di essere premiato con una maggiore valorizzazione del territorio e con una promozione capillare del Paese, sarà supertassato per poter ammirare lo straordinario patrimonio naturalistico italiano. Le conseguenze saranno gravi perché rischierà di collassare l’intero impianto occupazionale del settore turistico – ambientale. Si tratta di norme delle quali l’Italia non ha bisogno”: lo ha denunciato Stefano Spinetti, Presidente Nazionale di AIGAE, Guide Ambientali Escursionistiche Italiane, che ha rivolto un chiaro appello al ministro Gianluca Galletti e al neo Presidente del Governo, Paolo Gentiloni.
Noi siamo pronti ad un dialogo con il nuovo Governo, pronti a fornire il nostro contributo al fine di migliorare la legge sulla riforma dei Parchi. Il nostro accorato appello è che il Ministro intervenga per far rivedere, in alcuni punti, la riforma in atto sui parchi. Il rischio di un collasso economico del turismo ambientale è davvero serio. Quanto sta per passare in Parlamento – ha proseguito Spinetti – in materia di servizi turistici va assolutamente contro l’occupazione e la liberalizzazione del mercato. Esprimiamo piena perplessità in merito alle modifiche alla legge 394/91, già approvate al Senato e adesso al vaglio della Camera dei Deputati per l’approvazione finale. Tali modifiche rischiano di produrre effetti pericolosi e incontrollabili favorendo invece la disoccupazione e non l’occupazione come si dovrebbe. Molto positiva la parte della legge riguardante la politica di rilancio e di gestione dei Parchi. Il rischio però è che potremmo assistere ad un proliferare di finto associazionismo nei servizi turistici, settore che non ha assolutamente bisogno di volontariato ma che invece necessita di professionisti. Si rischia anche una super – tassazione del turista. Una enorme assurdità che provocherà sicuramente problemi e contenziosi a non finire tipo la famosa scena di Totò che, nel tentativo di vendere la fontana di Trevi ad un americano, chiede soldi ad ogni turista che la fotografi! Non è possibile scrivere una norma del genere senza dettagliarla meglio, cioè senza definire campi e criteri di applicazione, importi minimi e massimi. Saremo sull’orlo di infiniti contenziosi pericolosissimi per l’economia ed il turismo tutto, e senza senso”.

Durissimo Spinetti che parla di colpo letale al Turismo Ambientale: “Ogni anno, solo AIGAE, conduce in Italia oltre 3 milioni e 400.000 turisti. Queste norme daranno un colpo letale al Turismo Ambientale che invece è in crescita. Gli operatori turistici – ha continuato Spinetti – saranno costretti a versare somme per poter usufruire dei cosiddetti “Servizi Ecosistemici” e per effettuare servizi ricreativi legati al turismo ambientale, paesaggistico e culturale, nonché servizi educativi concernenti il capitale naturale. Assisteremo alla morte dell’operatore privato!
Inoltre è grave che invece la norma attualmente esistente sul titolo di “guida parco” da tempo confusa, priva di ogni dettaglio utile , utile alla comprensione, che ha generato negli anni le più fantasiose interpretazioni, molto spesso di comodo, sia rimasta INVARIATA! Siamo dinanzi ad una norma superata, imprecisa e obsoleta e riteniamo che la norma in questione sia bisognosa di una maggiore articolazione che la interpreti e la definisca meglio, che ne stabilisca regole, competenze, formazione, modalità e caratteristiche, per poter diventare, questa si, una vera opportunità per lo sviluppo e l’occupazione delle aree protette.

L’Italia ha solo bisogno di una efficace promozione turistica, che tenga conto anche del turismo ambientale fino ad ora ignorato, oltre che di norme chiare e precise, che siano di facile interpretazione ed applicazione, senza poter generare equivoci. Non è più possibile transigere dal prendere in considerazione le opinioni di AIGAE, Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche, l’unica riconosciuta dal Governo ed esattamente dal MISE, che rappresenta coloro i quali per professione, da sempre rappresentano il “Biglietto da Visita” dei Parchi e delle Aree Protette italiane. Oggi noi portiamo in Italia oltre 3 milioni e 400.000 turisti ma questo Paese non agevola lo sviluppo del turismo ambientale e pensa solo a tassare. AIGAE chiede ancora incontri con tutte le parti politiche al fine di creare le condizioni necessarie al reale sviluppo economico di un settore molto importante per l’Italia quale è il Turismo Ambientale. Invece adesso si penserà a tassare sempre più il turista che vorrà ammirare le nostre bellezze naturalistiche invece di premiarlo con la valorizzazione del territorio ed una promozione reale e capillare del Paese”.

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