Il Terremoto come unica e assoluta priorità. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ma soprattutto il nuovo presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, presentandosi alla stampa, dopo il colloquio con il capo dello Stato, ha evidenziato: “Sono consapevole dell’urgenza di dare all’Italia un governo nella pienezza dei poteri, per rassicurare i cittadini e affrontare con massimo impegno e determinazione le priorità internazionali, economiche, sociali, a iniziare dalla ricostruzione delle zone colpite dal Terremoto”. L’ex ministro degli Esteri è partito da qui, e non poteva essere diversamente visto che l’uomo scelto dal presidente della repubblica è originario di Tolentino, uno dei Comuni più colpiti dal sisma sia di agosto che di ottobre.
Parole apprezzate dal presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli: “Le parole di Gentiloni sull’impegno del Governo per i comuni colpiti dal Terremoto sono importanti, fanno eco a quelle del presidente Mattarella. Appena si sarà insediato chiederemo un incontro per illustrargli lo stato dell’arte. Siamo sicuri che anche da Gentiloni, così come successo con Renzi, avremo la stessa attenzione, il nuovo premier è infatti già venuto nelle Marche, così da poter proseguire con il lavoro che stiamo facendo insieme al commissario Errani”. Gentiloni ha un forte legame con le Marche e ha ascendenze nobili che lo legano a Tolentino. Il palazzo di famiglia è proprio vicino alla Basilica di San Nicola, uno dei principali santuari dell’Italia centrale, risalente al secolo XIII, seriamente danneggiata dal sisma e visitata lo scorso 26 novembre, caschetto in testa, da Gentiloni.
Anche Matterella tiene a mente e a cuore la situazione delle zone colpite dal sisma. Il 2 novembre, anticipando il suo rientro da Israle, si reca a Camerino e Norcia. Ai bambini sfollati dice: “Non mollate: voi siete il futuro dell’Italia”. Il sindaco di Camerino sottolinea: “La presenza di Mattarella non ci fa sentire soli” “È bastata la presenza del nostro presidente per far sentire la nostra gente non sola. È il primo segnale di una ripartenza. Non siamo soli, le istituzioni e il Governo ci sono vicini”. Intanto nelle zone terremotate è iniziato l’inverno e sono già cominciati i lavori per l’installazione delle casette. Alla Camera poi, ha preso inizio l’esame del decreto legge. La speranza è tanta, soprattutto che vengano mantenute le promesse: quelle del capo dello Stato e del nuovo presidente del Consiglio.