E’ il provvedimento sul terremoto del Centro Italia la prima legge approvata definitivamente dalla Camera nell’era Gentiloni, anche se in realtà il testo è la conversione del decreto del governo Renzi. L’ok finale è giunto in fretta, nella stessa giornata in cui al Senato si insediava il nuovo esecutivo e senza che ciò comportasse l’interruzione dell’iter. Il provvedimento, ispirato a principi di velocità, integrazione, sicurezza, trasparenza e legalità degli interventi, crea una normativa organica che fa tesoro delle migliori esperienze recenti, dalla ricostruzione dell’Emilia Romagna alla sorveglianza degli appalti di Expo Milano: verrà finanziata al 100% la ricostruzione delle prime case e delle seconde case nell’area del cratere, valorizzato il ruolo dei sindaci e la partecipazione dei cittadini, dedicata un’attenzione particolare alla ripresa del sistema agroalimentare, alla tutela dell’ambiente, al funzionamento del sistema scolastico.
Al fine di salvaguardare il tessuto economico, la Commissione ha proposto misure di sostegno all’agricoltura, la possibilità di delocalizzare temporaneamente le strutture commerciali all’interno dello stesso comune, la busta paga pesante per i lavoratori dipendenti, la possibilità di istituire aree di crisi complessa. Soddisfatto il partito democratico, con Ettore Rosato che ricorda il motto: “Fare presto e non lasciare solo nessuno”. “Il sisma ha devastato paesi ed economie – ricorda il capogruppo Pd – 300 mila persone interessate, 200 mila edifici danneggiati o distrutti in un’area di oltre 600 chilometri quadrati. Sono i numeri di questo dramma cui facciamo fronte con il decreto legge approvato oggi alla Camera. Vogliamo ricostruire tutto com’era e dov’era, restituendo alle popolazioni colpite le loro case e le loro attività, i loro luoghi di culto e gli spazi comuni. Si interviene con risarcimenti del 100% alle abitazioni principali, alle attività produttive e si prevedono indennizzi anche alle seconde case. Secondo una procedura lineare e semplificata che vedrà negli uffici regionali per la ricostruzione un interlocutore vicino ai cittadini per informare e concedere i benefici previsti dal provvedimento. Il decreto si muove nel solco dell”obbiettivo sicurezza'”. Ha votato a favore anche il Movimento 5 Stelle, per il quale si tratta di un provvedimento dall’impostazione condivisibile e che risponde alle principali criticità che affliggono i territori del Centro Italia colpiti dal sisma. Adesso è necessario passare all’azione e di tramutare gli intenti in atti. Soprattutto, fondamentale è che questo avvenga in tempi celeri. I cittadini sono provati, in molti casi stremati: hanno bisogno di risposte tangibili.