Allerta Meteo per Mari e Venti: grande tempesta di bora in arrivo martedì al Centro/Nord, rischio forti mareggiate sull’alto Adriatico

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Allerta Meteo – Oltre al freddo e alle intense e persistenti nevicate in arrivo sull’Appennino ad inizio settimana bisognerà fare i conti pure con l’irrompere, sul Golfo di Trieste e su tutto l’alto Adriatico, di forti venti di bora che localmente potrebbero raggiungere l’intensità di tempesta. Difatti il nucleo di aria fredda polare continentale sull’Europa centro-orientale, che dalle prossime ore inizierà ad entrare sulle nostre regioni più settentrionali, verrà accompagnato da forti venti di bora e grecale fra Golfo di Trieste (dove martedì si raggiungeranno punte di oltre 100-120 km/h), Adriatico settentrionale, mar Ligure e alto Tirreno. Lo sfondamento, ”forzato”, dell’aria fredda dai “valichi” delle Alpi Dinariche, a partire dal pomeriggio di domani, attiverà forti burrasche capaci di raggiungere persino forza 8-9 Beaufort, producendo una ventilazione molto forte capace di creare tanti disagi ai trasporti marittimi e aeroportuali (e non solo).

00Come Trieste anche le coste del ponente ligure, fra savonese e imperiese, e quelle toscane, soprattutto pisano, livornese e grossetano, dalla serata di domani e martedì 17 rischiano di essere spazzate da venti molto forti di caduta dalle vallate dell’Appennino, fino a 80-90 km/h, in grado di arrecare non pochi disagi e persino danni, per alberi sradicati, cartelloni pubblicitari e pali della pubblica illuminazione divelti dalle folate più intense.

08Le forti burrasche di bora e grecale verranno ulteriormente rafforzate, soprattutto fra il Golfo di Trieste e le coste della Toscana, dall’approfondimento, sul basso Tirreno, di una profonda depressione extratropicale, a carattere freddo, derivata dallo scivolamento sul Mediterraneo centrale di un nucleo di vorticità positiva in quota sospinto dal ramo discendente del “getto polare” che affonderà temporaneamente fra le Baleari e la Sardegna.

09L’isolamento e l’approfondimento di questa ciclogenesi che contrasterà, più a nord-ovest, con l’imponente promontorio anticiclonico azzorriano, il quale presenterà massimi di 1035 hpa fra il Canale della Manica, il Belgio, l’Olanda e il nord della Germania, determinerà una forte compressione del “gradiente barico orizzontale” che andrà a chiudersi sulle regioni settentrionali italiane, richiamando un impetuoso flusso da NE e N-NE che eccederà la soglia d’attenzione su gran parte delle nostre regioni nella giornata di martedì.

wind10m_H_web_40La circolazione depressionaria, con minimo barico al suolo stimato sui 1002-1000 hpa, sul basso Tirreno, determinerà un netto infittimento delle isobare sopra buona parte del territorio nazionale. Tra l’Europa centrale, dove si distenderà l’anticiclone delle Azzorere con un cuneo disposto verso il mar Baltico e la Polonia, e il bacino centrale del Mediterraneo, sede della profonda circolazione depressionaria, si verrà a creare un notevole “gradiente barico orizzontale” (notevoli differenze di pressione) che causerà una consistente intensificazione della già sostenuta ventilazione dai quadranti nord-orientali, con l’attivazione di burrascosi venti di bora lungo tutto l’alto Adriatico, forte grecale sulle coste toscane e sull’alto Tirreno, mentre forti venti di grecale e tramontana, nel corso della tarda serata di domani, si verseranno fra mar Ligure, mar di Corsica, mar di Sardegna e su buona parte del Tirreno occidentale, investendo in pieno anche la Sardegna, con intense raffiche da N-NE e Nord, con picchi di oltre i 70-80 km/h sulle coste orientali dell‘isola, nei punti meglio esposti.

wavec30Dal pomeriggio di domani, ed in modo particolare nella serata e nottata successiva, bisognerà fare molta attenzione alla bora che andrà a rafforzarsi sulla città di Trieste, spirando a carattere burrascoso sull’Adriatico settentrionale, con la classica componente da E-NE che raggiungerà il Friuli, le coste del Veneto e la Romagna. Nel corso delle prime ore di martedì 17 gennaio nel Golfo di Trieste, come sull’Istria, le raffiche di bora, in discesa dall’altopiano del Carso tramite il valico di Postumia, rischiano di farsi davvero molto forti, per non dire violente, con picchi superiori ai 120-130 km/h.

wind10m_H_web_45Nell’area carsica il vento che si incanala tra il monte Nevoso e i rilievi sloveni, a causa delle grandi differenze termiche che si registrano tra l’altopiano del Carso, molto più freddo, e le aree marittime della Venezia Giulia, più temperate, si rinforza notevolmente è arriva a spirare in modo anche violento e turbolento, con raffiche capaci si sfondare la soglia dei 130 km/h. Su Trieste tornerà a spirare una bora particolarmente impetuosa e costante che causerà non pochi problemi e disagi, specie alla navigazione marittima, ma non solo. Ma gli effetti della bora, a causa del fitto “gradiente barico orizzontale” disposto con dei propri massimi al traverso dell’alto Adriatico, si avvertiranno in Friuli, sulle coste venete e le Venezie, come in Romagna e sui litorali più settentrionali della costa marchigiana, con raffiche fino a 60-70 km/h nei punti meglio esposti.

wind10m_A_web_44I forti venti da E-NE e NE scavalcheranno molto rapidamente l’Appennino Tosco-Emiliano, causando intenso “scaccianeve” su tutta l’area appenninica recentemente innevata, per tuffarsi sulle coste liguri e in Toscana sotto forma di forti raffiche di grecale e tramontana, in grado di superare la soglia d’attenzione. Dopo essersi tuffate dal crinale appenninico le forti raffiche di grecale, nella mattinata di martedì, incanalandosi lungo le valli presenti sul territorio toscano, verranno ulteriormente “amplificate” dall’effetto “channelling” che creerà autentiche bufere di vento, con raffiche che localmente potranno sfondare la soglia dei 90-100 km/h.

swh_H_web_43Specialmente tra il pistoiese, il pratese, il fiorentino ed il livornese, dove si potrebbero verificare delle forti burrasche con temporanei rinforzi di tempesta per qualche ora. Sulla Riviera di Ponente ligure, come su Genova, si alzerà una intensa tramontana che sferzerà con forti raffiche di caduta tutta la costa savonese e l’imperiese, dove localmente si toccheranno punte di oltre gli 80-90 km/h. La forte ventilazione nord-orientale dovrebbe attenuarsi lentamente non prima della serata di martedì, pur rimanendo al di là della soglia d’attenzione. L’arrivo di queste burrasche di bora e di grecale, già a partire dalle prossime ore, causerà un aumento del moto ondoso, a partire proprio dal medio-alto Adriatico.

Ma non prima della serata di domani l’alto Adriatico, con il notevole rinforzo della bora in uscita dal Golfo di Trieste e dalle coste dell’Istria, si mostrerà ben agitato, con onde alte più di 3.0-3.5 metri che si dirigeranno verso le coste venete, romagnole e marchigiane, determinando delle rumorose mareggiate. Nella mattinata di martedì 17 gennaio, con l’ulteriore intensificazione della bora che raggiungerà forza 9-10 Beaufort lungo le coste dell’Istria e della Dalmazia settentrionale, sull’alto Adriatico si svilupperanno onde di “mare vivo” davvero alte per questo bacino che origineranno forti mareggiate, con particolare riferimento per il tratto di costa compreso fra il ravvenate e il pesarese, dove giungeranno imponenti ondate, con “Run-Up” che potrebbero raggiungere punte di ben 4.0-5.0 metri. Ma da martedì forti risacche sono attese anche lungo le coste della Sardegna orientale, dove giungeranno marosi alti più di 3.0 metri. Il moto ondoso, sui mari che circondano l’Italia, andrà a scadere nella giornata di mercoledi, con l’attivazione di una onda lunga da NE.

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