La tragedia dell’Hotel Rigopiano e la corretta gestione della informazione scientifica

MeteoWeb

Sono passati più di dieci giorni da quel tragico pomeriggio del 18 gennaio: sono più o meno le 17:00 quando una valanga di enormi proporzioni travolge l’Hotel Rigopiano, uccidendo 29 persone.

Sin da subito appare infelice, per non dire del tutto sbagliata, la posizione della imponente struttura eretta sul fondo di un lungo canalone, sovrastato da ripide pareti innevate più alte di un migliaio di  metri. Appare chiaro, sin  da subito, che qualcosa non quadra nella gestione dei permessi. Sarà il processo in Tribunale a stabilire le responsabilità; non mancheranno le sorprese. Ne siamo certi…

Ciò che però colpisce di più, fa rabbia ed amareggia profondamente, è scoprire che probabilmente la collocazione dell’albergo non è stata l’unica fatalità. C’è dell’altro…..

In Italia esiste un servizio chiamato MeteoMont, il cui scopo è quello di fornire tutte le indicazioni utili a prevenire il rischio di Valanghe. Questo servizio viene erogato ogni giorno per l’intero territorio italiano, quindi anche per l’Appennino Abruzzese.

In una scala di pericolo crescente che va da 1 a 5 (dove 5 è il max.), già dalla emissione di giorno 16, quindi 48 ore prima della tragedia, per l’area del Rigopiano, il pericolo da Valanghe era segnalato come di livello 3. Giorno 17 gennaio, quindi ancora più di 24 ore prima, il livello di pericolo era salito a 4. Per giorno 18 alle 14, orario di uscita del bollettino, ancora 3 ore prima della tragedia, era stato confermato il livello 4, ovvero Forte Rischio di Valanghe .

Ci si chiede perché questa tipologia di informazione che prevede un pericolo evidente legato alle condizioni Meteo, grave ed imminente, non venga inserita negli Avvisi di Condizioni Avverse che ogni giorno viene diramato da Protezione Civile. Se è vero che l’Avviso di Condizioni Avverse è lo strumento più noto, quello che decide e fa decidere, più di ogni altro oggi in Italia, quello che aziona tutte le Autorità e quindi anche i Sindaci, portandoli ad intraprendere tutte le azioni utili e necessarie per salvaguardare la propria popolazione, ci si domanda perché non debba contemplare anche il Rischio di Valanghe, almeno quando questo è prossimo al livello massimo.

Appare evidente quindi che il posizionamento dell’albergo non è stato  l’unico fattore determinante…

In Italia oggi la divulgazione dell’informazione scientifica, ancor di più quando è disponibile, avviene nei modi corretti?

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