Accadde oggi: nel 1968 Nature annuncia la scoperta della prima pulsar

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Il 24 febbraio 1968 viene annunciata sulla rivista Nature la scoperta di CD 1919+21: la prima pulsar, una stella di neutroni collassata in rapidissima rotazione che emette radiazioni elettromagnetiche non in modo continuo ma sotto forma di impulsi radio regolari. Le stelle pulsanti sono caratterizzate da una densità di centinaia di milioni di tonnellate al centimetro cubo: è tale da poter contenere in una sfera di una decina di chilometri di diametro tutta la massa del Sole.

L’individuazione della prima pulsar si deve ad una una ragazza 25enne, Susan Jocelyn Bell, appena laureatasi all’Università di Cambridge nel corso dell’astronomo britannico Antony Hewish. Grazie alle osservazioni per mezzo del gigantesco radiotelescopio dell’Osservatorio radioastronomico Mullard, a Cambridge, fatto costruire da Hewish, Bell si accorse di un segnale radio intermittente, che si ripeteva ogni 1.377 secondi: inizialmente pensò si trattasse di un segnale alieno ed in un primo momento chiamò la sorgente “Little Green Man“, piccolo omino verde.

Bell oggi è tra i più prestigiosi docenti di Oxford, premiata più volte nel corso degli anni (medaglia Michelson, premio Oppeheimer, premio Beatrice Tinsley, medaglia Herschel, lezione magistrale Jansky, premio Magellanic, presidenza della Royal Astronomical Society, dottorato ad honorem all’Università di Harvard, dottorato ad honorem all’Università di Durham, nomina a “dame” dell’Ordine dell’Impero Britannico).

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