Animali, Galletti: sul lupo “situazione intollerabile, falso dire ‘apriamo la caccia'”

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La gestione del lupo spetta alle Regioni. Io ho preso atto di una situazione intollerabile. Oggi, senza questo Piano, la caccia al lupo è aperta: il problema sono i 250-300 lupi che ogni anno vengono bracconati“. Così il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti in Aula alla Camera in risposta ad una interpellanza urgente sul Piano lupo. “Io posso dire che questo Piano ha una valenza scientifica forte. Che la situazione così com’è adesso non la lascio. Voglio almeno mettere a disposizione delle buone pratiche“, ha detto. “Il ‘Piano’ prevede 22 azioni di conservazione: misure per la prevenzione dei danni da predazione, nucleo antibracconaggio composto dai Carabinieri forestali e dalle polizie locali, l’addestramento di cani al rilievo di bocconi avvelenati, le vaccinazioni dei cani randagi per ridurre l’ibridazione con i lupi e le predazioni altrimenti spesso attribuite ai lupi, oltre ad una più stretta regolamentazione dello strumento delle deroghe al divieto generale di rimozione già previsto dalla legislazione vigente“, ha spiegato Galletti. ‘Abbiamo abbandonato gli agricoltori’. Il ministro ha rimarcato che il testo è “compatibile con la normativa europea. Abbiamo un assenso, ancora ufficioso, da parte degli apparati europei. Siano noi l’eccezione rispetto agli altri, gran parte dei Paesi europei prevedono la rimozione dei lupi“. “Quella di dire ‘apriamo la caccia al lupo’ è una falsità – ha ribadito – Il lupo con questo Piano è più tutelato di prima. Chi dice questo è un bugiardo“. Prelevare il lupo “è una procedura molto complicata, molto tutelante“, ha detto il ministro spiegando che “deve essere attivata dalla Regione“. “Stiamo parlando di decine e decine di aziende agricole e di persone che stanno perdendo il lavoro perché non le stiamo tutelando. Abbiamo abbandonato gli agricoltori – ha sottolineato in chiusura Galletti – Questo equilibrio difficilissimo da trovare tra la presenza del lupo, le attività economiche e la presenza dell’uomo va regolamentato“.

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