Innanzitutto l’instabilità causata dalla crisi economico-finanziaria, poi il terrorismo internazionale, i terremoti e i cataclismi dovuti ai cambiamenti climatici. Questi sarebbero solo alcuni tra i fattori ‘sociali’ che hanno provocato un aumento dei disturbi mentali, “uno dei più gravi problemi dell’epoca contemporanea in progressivo aumento a livello planetario“. Se ne parlerà al 21/mo Congresso nazionale della Società italiana di psicopatologia (Sopsi), in programma a Roma dal 22 al 25 febbraio. Obiettivo della Sopsi, e’ promuovere il Progetto Salute Mentale 2020 secondo le indicazioni dell’Oms agli Stati membri, relative al Piano Globale per la Salute Mentale 2013-2020, che prevede di “affrontare la malattia e i carichi economici e sociali, le conseguenze dei disturbi mentali sui diritti umani in tutti i paesi del mondo“.
“Come evidenzia l’Oms – sottolinea il Presidente della Società Italiana di Psicopatologia, Alberto Siracusano – il carico dei disturbi mentali sta aumentando e comporta forti ripercussioni sulla Salute e importanti conseguenze sociali, economiche e per i diritti umani”. Anche se a determinare la sofferenza mentale concorrono cause non solo di tipo sociale ma anche neurologico, gli esperti dell’Oms e della medicina psichiatrica intendono porre al centro dei lavori del Congresso “la situazione di ansia generale innescata dalla paura di quello che potrà accadere”. Solo per restare in Italia, sono 4000 le persone che ogni anno si tolgono la vita, con un aumento dal 2008 (anno dell’inizio della crisi) di un +12% di suicidi negli uomini giovani e adulti in eta’ lavorativa, vale a dire dai 25 ai 69 anni. Al Congresso parteciperanno medici psichiatri, neurologi, neuropsichiatri infantili, psicologi, infermieri, tecnici della riabilitazione, familiari dei pazienti. Tra i temi piu’ importanti che verranno trattati figurano quelli dei disturbi comportamentali provocati dalla varie dipendenze (droghe, ludopatie, internet).
