8 marzo, il bisturi cancella i segni di traumi e violenza: un “Secondo Cuore” per le donne

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Bisturi, attenzione e perizia professionale per restituire un sorriso spezzato da una malformazione, una cicatrice, un’ustione, un incidente o un’aggressione con l’acido. In vista dell’8 marzo, arriva un’iniziativa mirata ad aiutare le donne costrette a fare i conti con un forte disagio estetico. Si tratta di una Onlus: ‘Secondo Cuore’. Un’iniziativa “per le donne che portano sulla loro pelle segni causati da una violenza, da un incidente domestico o stradale, donne che sono nate con una malformazione, che presentano un importante inestetismo estetico che non permette loro di vivere una vita normale”, spiega Giulio Basoccu, specialista in Chirurgia plastica estetica e ricostruttiva, presidente di Secondo Cuore Onlus. L’iniziativa viene presentata questa sera a Roma presso il Teatro Sala Uno. “Secondo Cuore – continua il chirurgo plastico – darà a queste donne un sostegno dal punto di vista chirurgico, psicologico e anche legale”. E “vuole essere una casa aperta a tutti, anche ad altre associazioni che si occupano della tutela delle donne, affinché si lavori insieme per regalare un nuovo sorriso e quindi una nuova vita alle donne in difficoltà – aggiunge Basoccu – Noi metteremo a disposizione il nostro lavoro di medici, i nostri mezzi, come abbiamo fatto cominciando qualche tempo fa, prima ancora che la Onlus nascesse, con la nostra testimonial, Alfonsina Amato”. Alfonsina Amato è rimasta ustionata su oltre la metà del corpo dall’età di 10 anni, e “ha subito oltre 60 interventi di chirurgia plastica – ricorda Basoccu – Oggi di anni ne ha 45 e nonostante la vita sia stata molto dura con lei, Alfonsina non ha mai smesso di amarla. Nel corso degli anni è stata sostenuta, nei vari interventi chirurgici che ha dovuto subire, dal Servizio sanitario nazionale. Poi, per le difficoltà che la sua pelle le ha continuato a causare, ha avuto bisogno di altri interventi di chirurgia plastica che sarebbero dovuti essere a suo completo carico”. “Noi, dopo aver conosciuto la sua storia, abbiamo deciso di aiutarla dal punto di vista chirurgico in modo gratuito. Aveva problemi nel mangiare e nel sorridere e anche nel muovere le braccia. Abbiamo per il momento risolto alcuni problemi, ma ci occuperemo di lei anche in futuro. E’ stata lei a far nascere in noi la voglia di aiutare altre donne creando Secondo Cuore Onlus”, racconta Basoccu. “Quando Basoccu mi ha parlato della Onlus e me ne ha illustrato gli obiettivi mi sono subito appassionata al progetto e l’ho fatto mio – afferma Jessica Veronica Faroni, presidente Aiop Lazio (Associazione italiana ospedalità privata) e vice presidente Secondo Cuore Onlus – Credo profondamente che questa nuova realtà possa fare davvero molto da vari punti di vista per far ricominciare a vivere molte donne in difficoltà”. Aggiunge Faroni: “La Onlus ha molti obiettivi. Uno di questi è anche promuovere attività di studio e di ricerca scientifica nel campo del disagio psicologico dell’età evolutiva e degli adulti connessi ai disagi estetici femminili. E’ nostra intenzione promuovere le condizioni utili a favorire l’esistenza di una rete sociale territoriale, finalizzata al miglioramento della qualità della vita femminile in situazioni di disagio psicologico e sociale mediante un lavoro integrato tra famiglie, scuola, enti pubblici e privati che condividano obiettivi analoghi o connessi a quelli della stessa Onlus. Inoltre lavoreremo per incentivare ed attuare programmi di ricerca”. “Il nostro aspetto esteriore rappresenta l’immagine con cui ci confrontiamo con il mondo, è lo schermo delle nostre paure e del nostro senso d’inadeguatezza – conclude Paola Vinciguerra, psicoterapeuta, presidente Eurodap, Associazione europea disturbi da attacchi di panico – Se è stato deturpato da una violenza subita, cancellare i segni” è utile, “anche se per eliminare i segni nell’anima è necessario intervenire con la psicoterapia”. (AdnKronos)

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