Il fiume come sorgente di vita e di identità culturale, ma anche veicolo di pace, dialogo e sviluppo delle comunità. Con questo messaggio il ministro Gian Luca Galletti e il ministero dell’Ambiente lanciano le celebrazioni della giornata mondiale dell’acqua, indetta dall’Onu nel 1993 per il 22 marzo di ogni anno. Entro la fine dell’anno l’Italia si farà promotrice e ospiterà una Conferenza sui Fiumi del mondo che unisca nella tutela, nella valorizzazione e nello scambio di esperienze i corsi d’acqua più importanti del Pianeta. Da qui il lancio del progetto ”Aquamadre”, un nuovo brand riconosciuto a livello internazionale nel quale canalizzare le iniziative del ministero volte a diffondere una nuova cultura dell’acqua. I fiumi, spiega il ministro Galletti, “sono al centro della sfida climatica, ambientale e di sviluppo economico globale. C’è dunque un filo conduttore che lega il Po e il Mississippi, il Reno e il Fiume Azzurro con i più piccoli corsi d’acqua italiani. L’obiettivo della Conferenza sarà scambiare esperienze e sentirci tutti parte, proprio come accaduto a Parigi, di un’unica profonda sfida di tutela e di crescita. Prezioso – spiega Galletti – sarà in questo senso lo sviluppo del progetto Aquamadre, per lavorare sulla cultura e l’informazione, lo scambio di modelli e progetti innovativi col resto del Mondo”. ministero ha individuato il brand ”Aquamadre” quale vettore di riferimento per tutte le iniziative culturali e di sensibilizzazione legate alla cultura dell’acqua, con particolare attenzione ai fiumi. Un progetto tutto italiano che nel confronto a livello internazionale con reti e organismi di bacino dei più grandi corsi d’acqua del globo favorirà il trasferimento di conoscenze scientifiche e tecniche, informazioni, dati e buone pratiche. Sarà dunque un protagonista della conferenza mondiale dei grandi fiumi, in cui rappresentanti di corsi d’acqua di tutti i continenti metteranno a confronto idee e sfide quotidiane per combattere gli effetti dei mutamenti climatici, fenomeni naturali, l’inquinamento e la siccità, come anche i conflitti per l’accesso all’acqua.