Aereo Germanwings caduto: secondo l’esperto la chiusura del cockpit era difettosa

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Continuano le indagini sull’aereo Germanwings precipitato due anni fa. In particolare Tim van Beveren, esperto di aviazione assunto dalla famiglia Lubitz, per fare chiarezza sull’inchiesta ha sottolineato come  la chiusura del cockpit era probabilmente difettosa. L’esperto, nel suo rapporto che solleva nuovi dubbi, segnalando fra l’altro presunte lacune e imprecisioni degli atti delle indagini, ha affermato di aver saputo da un equipaggio che aveva volato con lo stesso aereo, che era gia’ avvenuto che il cockpit fosse rimasto chiuso, lasciando il personale fuori. “Io ho fornito questo elemento agli inquirenti, non e’ stato verificato”, ha detto.

Van Beveren ha inoltre sollevato dubbi anche su chi sedesse davvero nel cockpit: dopo due anni è ancora poco chiaro, ha affermato. L’esperto ha inoltre sottolineato che il giorno dell’incidente c’erano forti turbolenze, lungo la rotta dell’aereo, vuoti d’aria “molto pericolosi”, che avevano indotto altri piloti a scegliere di volare a quote piu’ basse. Nella sua perizia, molti punti dell’inchiesta sono stati messi in discussione, come la circostanza che risultino dichiarazioni “mai rilasciate” dalla compagna di Andreas Lubitz, su un presunto trattamento psicologico del copilota, e un errore di battitura, a causa del quale sarebbe “sparito un punto interrogativo” di un medico di base, il quale si chiedeva se fosse possibile che dal disturbo alla vista, di cui soffriva il giovane copilota, si fosse generata una schizofrenia.

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