AIGAE scende in campo per i 25 anni dalla fondazione in Italia delle Guide Ambientali Escursionistiche

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AIGAE scende in campo per il territorio, per l’Appennino e lo fa con le sue notevoli professionalità, in occasione dei 25 anni dalla nascita in Italia delle Guide Ambientali Escursionistiche AIGAE. Questa volta saranno gli architetti specializzati in edilizia sostenibile e guide AIGAE ad accompagnarci in luoghi sconosciuti poiché “INSIEME POSSIAMO DAVVERO CONOSCERE L’ITALIA.”

Come spiega AIGAE “entreremo nei borghi del ‘600, abbandonati ma integri. Vedremo le case, le stalle, una fotografia di quell’Italia, tra Emilia, Toscana e Liguria E SOPRATTUTTO L’EDILIZIA SOSTENIBILE A CHILOMETRO ZERO, un vero metodo innovativo che stanno usano in questa parte dell’Italia per il recupero dei Borghi.”

Come afferma Mazzadi, architetto, specializzato in restauro borghi: “Domani entreremo nei borghi fantasma del ‘600, nelle case, nelle stalle di allora, ci sono. Si tratta dei borghi abbandonati più belli d’Italia. Vedremo l’edilizia sostenibile a chilometro zero. Strade ed edifici realizzati con la pietra locale”. Borghi fantasma che sbucano dai boschi bellissimi.

E Bardini aggiunge: “Ma saremo anche su una crosta oceanica e vedremo dal vivo un paesaggio lunare”.

25 anni di Guide Aigae

Domani con le guide AIGAE la grande opportunità di salire su una crosta oceanica. “Percorreremo ed ammireremo un paesaggio lunare nel cuore dell’Appennino. Vedremo da vicino le ofioliti . Saremo in un luogo ostile alla vita . Quando metteremo piede sul Groppo di Gorro vedremo che la natura cambia di colpo trasformandosi in roccia – ha dichiarato Roberto Bardini , guida specializzata AIGAE – un imponente rupe ofiolitica che fece da scudo e porta di accesso per l’alta Val Taro . Assisteremo ad una breve ma intensa esplorazione degli aspetti naturalistici del Groppo , dove la concentrazione di minerali tossici per i vegetali più comuni ed il microclima , rendono tale posto molto selettivo alla vita”.
“Domani , Domenica 26 Marzo avremo l’opportunità di vedere dal vivo un paesaggio lunare sull’Appennino Emiliano. Una grande emozione, un’esperienza da vivere. Saremo sulle Ofioliti di Groppo di Gorro dove a lunghi tratti lo scenario è davvero lunare. Il Sito è di Importanza Comunitaria e in un panorama davvero unico saliremo sull’antica crosta oceanica.  
In contemporanea entreremo, grazie ad un’altra escursione che si svolgerà negli stessi minuti, sempre domani , Domenica 26 Marzo, nei borghi fantasma dell’Appennino Emiliano ai confini con la Toscana e la Liguria. Vedremo l’edilizia sostenibile a chilometro zero messa in atto in Emilia per il recupero dei borghi del ‘600 e resteremo affascinati , lungo il percorso prevalentemente nel bosco bellissimo dell’Appennino , anche dai mulini ad acqua. Saremo nella Valle del Taro , vedremo prima lo straordinario borgo di Bedonia e dopo ci sbucherà dal bosco il borgo del ‘600 , un borgo fantasma.”

Censiti ben 120 mulini ad acqua

“L’Appennino è un grande museo. Nelle sole Valli Taro e Ceno, in Emilia, abbiamo censito ben 120 Mulini ad acqua. Domenica entreremo nei suoi borghi fantasma per vedere dal vivo anche l’edilizia a chilometro zero. A Bozzi, questo è il nome del borgo- fantasma, ai confini tra Emilia, Toscana e Liguria, vedremo le antiche case abbandonate, le vecchie stalle, molti attrezzi contadini, tracce di una civiltà ormai scomparsa ma anche vicoletti e cappelle. Per rilanciare queste valli nascoste e meravigliose – ha affermato Emanuele Mazzadi, architetto AIGAE, specializzato in restauro degli edifici antichi e Presidente delle Guide Ambientali Escursionistiche della Val Taro e Val Ceno in Emilia- Romagna – bisogna quindi puntare sulla conservazione della bellezza del paesaggio e sull’attento recupero dei fabbricati e dei borghi. Troppo spesso i borghi storici sono stati rovinati da pessime ristrutturazioni. Noi illustreremo le tecniche costruttive degli edifici, che sfidano il tempo essendo interamente costruiti con materiali reperiti in loco: pietra arenaria e calcarea per i muri, gli archi e le volte, calce per la malta, legno per i solai, i tetti, le pareti divisorie. La conoscenza dei materiali e delle tecniche costruttive locali consente il recupero dei borghi e il rilancio delle valli di montagna.
A Bedonia, invece vedremo come è possibile restaurare un borgo con edilizia sostenibile a chilometro zero. Per il restauro della pavimentazione è stata usata la pietra arenaria di Carniglia, proveniente dalle vicine cave ed esportata in tutto il mondo. Saremo sulle antiche vie del paese, percorreremo il “vicolo delle Moline”, area in cui sorgevano i mulini che servivano la vallata. Raggiungeremo il piccolo borgo di Roncole, in cui potremo capire l’organizzazione di un territorio montano tradizionalmente legato all’agricoltura. In ognuno di questi borghi vedremo tutta insieme l’edilizia storica dell’Emilia, della Toscana e della Liguria. L’Appennino è la “spina dorsale d’Italia”, il crocevia delle culture che compongono la penisola. L’Appennino custodisce tesori meravigliosi, da ritrovare giorno dopo giorno! ”.

Sempre più olandesi comprano casa e terre sull’Appennino Emiliano.

“Sempre più olandesi comprano casa e terre sull’Appennino Emiliano. Sono gli stranieri ad avere intuito per primi il potenziale di queste aree (valli del Taro e del Ceno). Intanto sull’Appennino vero boom per il turismo ambientale. Tutte le nostre escursioni del 2016 hanno fatto registrare il tutto esaurito – ha concluso Emanuele Mazzadi – e per il 2017 siamo già richiestissimi. Queste vallate negli ultimi decenni hanno subito un grave spopolamento Adesso si sta registrando un’inversione di tendenza. Anche i turisti italiani ora stanno riscoprendo l’Appennino. Le persone amano il verde e la pace dell’Appennino e sono affascinati da questi luoghi da riscoprire. Le mie escursioni sono in antici villaggi, anche disabitati con un occhio attento ai mulini, essicatoi, case in pietra e tutte concentrate fra Appennino (Val Taro, Val Ceno, Val Trebbia, Val Baganza) e Mar Ligure (Cinque Terre e Golfo del Tigullio)”.

Emanuele Mazzadi è architetto specializzato in restauro e bioarchitettura, nel recupero degli antichi borghi. Vive e lavora direttamente in Appennino, come guida e architetto.
Ha studiato presso l’Università di Stoccarda (Germania) e l’Università di Parma, dove ha conseguito il dottorato di ricerca nel campo del restauro e della riqualificazione energetica.

Domenica 26 Marzo per la prima volta con le Guide Ambientali Escursionistiche Italiane si entrerà in un borgo del ‘600, abbandonato, dove vedremo case, fienili, stalle, vicoli, cappelle, il borgo così come era.

 

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