Ambiente: aziende più competitive con l’economia circolare

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Se l’economia è circolare, le risorse e i processi di produzione diventano più sostenibili dal punto di vista ambientale. Come conciliare questa nuova tendenza degli studi economici e di management con le certificazioni ambientali volontarie e dare quindi nuova linfa al sistema produttivo, è l’obiettivo del nuovo progetto europeo “Enhance” (acronimo di Emas as a Nest to Help and Nurture the Circular Economy), a cui partecipa come partner il gruppo di ricerca in management della sostenibilità, che opera all’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Il progetto è stato finanziato dal programma europeo “Interreg Europe”, programma comunitario di sostegno allo sviluppo regionale, con una durata di 4 anni dallo scorso febbraio, mese in cui si è tenuto a Barcellona l’avvio ufficiale del progetto. Con i ricercatori del Sant’Anna di Pisa in “Enhance” sono coinvolti i colleghi di cinque enti con sede in Spagna, Austria, Estonia, Repubblica Ceca. Tra questi si segnalano il governo della Catalogna, il ministero dell’ambiente austriaco, un’agenzia del ministero dell’ambiente della Repubblica Ceca. L’obiettivo di “Enhance” è contribuire alla promozione dell’economia circolare attraverso la certificazione ambientale europea volontaria Emas (acronimo di Eco-Management and Audit Scheme), a cui possono aderire tutte le organizzazioni, dalle imprese private agli enti pubblici, per utilizzare in maniera efficiente risorse e processi di produzione che risultino più sostenibili dal punto di vista ambientale. Questo nuovo progetto è da considerarsi strumento e mezzo per diffondere strumenti di politica regionale, orientati ad aumentare l’efficienza delle risorse attraverso lo scambio di esperienze e buone pratiche, relative al sostegno alla certificazione ambientale europea volontaria. I risultati saranno utilizzati anche come nuovo passo sulla strada della semplificazione amministrativa, obiettivo generale e comune a tutti gli stati dell’Unione europea. “Lo scambio di buone pratiche – spiega Tiberio Daddi, ricercatore dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna e referente del progetto – mira a valorizzare le iniziative di semplificazione della legislazione ambientale a favore della aziende con certificazione Emas. Infatti, le aziende in possesso della certificazione Emas riescono a garantire una più alta protezione dell’ambiente e quindi sono meritevoli di semplificazioni degli adempimenti connessi alla normativa ambientale. Con lo scambio di buone pratiche, ogni paese membro che partecipa al progetto sarà chiamato a individuare le migliori iniziative già adottate, che poi saranno ‘esportate’ negli altri paesi rappresentati in ‘Enhance’“. “I vantaggi per il mondo produttivo – aggiunge Tiberio Daddi – sono molteplici. Ad esempio le semplificazioni della legislazione ambientale introdotte permetteranno di premiare le aziende che già sono certificate Emas, ma anche di sollecitare l’adesione di un maggior numero di imprese allo schema di certificazione di eccellenza dell’Unione europea contribuendo all’introduzione delle tematiche ambientali nel management delle imprese“. “Sono dieci che anni l’European Research Council finanzia i ricercatori di eccellenza di qualsiasi età e nazionalità – spiega Lisandro Benedetti-Cecchi, prorettore per la Ricerca Europea ed Internazionale dell’Ateneo – con questa iniziativa anche Pisa partecipa ai festeggiamenti della Erc Week organizzati in tutta Europa offrendo un momento di riflessione pubblico sulla ricerca di frontiera e sul ruolo che essa riveste come motore dell’innovazione e dello sviluppo“.

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