Sono stati presentati dall’assessore all’Ambiente Richard Theiner i dati più recenti sulla qualità dell’aria in Alto Adige e i provvedimenti previsti per il suo miglioramento. “Negli ultimi anni ci sono stati dei miglioramenti, nonostante ciò rimane ancora qualcosa da fare. Vogliamo fornire il quadro reale della situazione, senza minimizzare i problemi o esagerarne la portata”, ha detto Theiner, sostenuto per la parte tecnica dal direttore dell’Ufficio aria e rumore, Georg Pichler, e dal direttore del Laboratorio di chimica fisica, Luca Verdi.
“La problematica principale è ancora quella legata al biossido di azoto (NO2) nelle immediate vicinanze dell’autostrada del Brennero (A22) e nella conca di Bolzano”, ha aggiunto Theiner. Il valore limite e’ fissato a 40 microgrammi per metro cubo ( g/mue) come media annuale, ma vicino all’autostrada si misurano 62 microgrammi e ad Ora, ad una distanza di circa 30 metri dalla sede autostradale si misurano 43 microgrammi; a Bolzano in piazza Adriano 40 microgrammi. “Non e’ pero’ possibile individuare un chiaro trend di riduzione delle concentrazioni e pertanto permane la necessita’ di intervenire”, ha detto l’assessore. Rispetto ad altre regioni del nord Italia alle prese con valori di polveri fini superiori ai limiti di legge, le concentrazioni di Pm10 nella nostra provincia rimangono ampiamente sotto i valori limite fissati dalle norme. Il valore medio annuale più alto di Pm10 misurato nella nostra provincia è pari a 20 microgrammi (Via Claudia Augusta, Bolzano).