Il benessere in casa passa anche dal colore, ecco le 6 regole d’oro

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Luce e colore soddisfano diverse funzioni, veicolano informazioni e influenzano decisamente il nostro giudizio su un ambiente o su un oggetto. Il benessere psicologico e fisiologico dunque passa anche dalla necessità di vivere in ambienti dal giusto “clima cromatico”. Un clima cromatico favorevole, infatti, rende armonici gli ambienti, agevola la percezione dello spazio e di conseguenza facilita tutte le azioni che vengono svolte al suo interno.
Ma quali sono allora gli accorgimenti pratici per ricreare in casa il giusto “clima cromatico”? Privalia, l’outlet di moda e lifestyle n.1 in Italia, in forte e continua crescita nel settore dell’Home & Decor, ha voluto fornire una guida di “sei regole d’oro” per ottenere il clima cromatico ideale. Un vademecum redatto anche grazie al contributo di Massimo Caiazzo, vice presidente di Iacc (International association of colour consultants) e docente di cromatologia.
1. Valutare attentamente l’esposizione degli ambienti e considerare sempre le variazioni della luce naturale nel corso della giornata e nel ciclo delle stagioni. Se, ad esempio, si vive in una casa esposta a Nord o a Nord Ovest, sarà opportuno valutare di rafforzare la luminosità degli ambienti. Per contro, un’esposizione a Est, o meglio ancora a Sud Est, non avrà bisogno di particolari accorgimenti, beneficiando della luce naturale e, dunque, di un notevole risparmio energetico complessivo.
Va ricordato infine, che i colori devono rispecchiare il giusto equilibrio tra tonalità e differenti gradi di temperatura. Questo vuol dire che un eccesso di colori freddi può essere confortevole e piacevole nella stagione estiva, ma non in inverno. Il giusto equilibrio significa anche evitare la monocromia e bilanciare il rapporto tra colori caldi come il rosso (ad esempio di un pavimento in cotto) e il marrone (parquet) e colori freddi come il celeste, nelle sfumature molto chiare, perché altrimenti l’ambiente risulterebbe troppo freddo.
2. Il clima cromatico di un ambiente risulta più equilibrato se il colore del pavimento (che ci sostiene) è più scuro di quello delle pareti (che ci limitano). Il piano orizzontale del soffitto deve essere dunque sempre luminosissimo, ma preferibilmente non bianco ottico.
3. Colore e luce sono strettamente legati alle funzioni e alle dimensioni degli spazi: la stessa combinazione produce effetti differenti in ambienti diversi. Anche il tempo di permanenza nell’ambiente, la temperatura e il rumore incidono sull’efficacia del contesto cromatico.
4. Vanno evitati i colori troppo scuri, non solo perché assorbono luce aumentando i consumi elettrici ma anche perché il clima cromatico potrebbe risultare pesante e ipostimolante. I toni chiari e brillanti garantiscono un’atmosfera adatta ad ogni momento della giornata.
5. Gli ambienti iperstimolanti hanno effetti fastidiosi sulla concentrazione. Occorre evitare contrasti troppo forti tra tonalità, luminosità e saturazione. Anche le ombre proiettate sulle pareti dalla luce nel corso dell’intera giornata dovrebbero essere sempre leggermente colorate.
6. La valutazione della luce e del colore deve essere sempre contestuale, in relazione a tutte le altre tonalità presenti in uno spazio. (Adnkronos)

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