Carlo e Camilla in Italia: il ‘soft power’ e la diplomazia dopo la Brexit

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Due giorni dopo il ‘via libera’ ufficiale alla Brexit, domani il principe di Galles Carlo, erede al trono britannico, arriva in Italia. Arriverà dalla Romania, dove è approdato ieri e in Italia sarà raggiunto dalla moglie, Camilla duchessa di Cornovaglia. Si tratta del ‘soft power’ della Famiglia Reale, veri e propri ambasciatori di Londra che vogliono rinnovare e rafforzare i legami con i Paesi amici, anche grazie a questi viaggi. Il principe Carlo e la duchessa di Cornovaglia saranno in Italia fino al 5 aprile, un tour intenso, da Vicenza fino a Napoli passando per Firenze, in cui incontreranno anche Papa Francesco e i terremotati di Amatrice. Sara’ la parte piu’ importante di un tour europeo in cui, dopo Romania e Italia, andranno anche in Austria; e sara’ l’occasione per rinsaldare i rapporti tra il Regno Unito e l’Italia.

E’ stato il governo britannico a chiedere alle loro altezze reali la visita, nella chiave di una ‘charme offensive’ parallela a quella piu’ dura, sul piano politico, che Londra si appresta a ingaggiare con il negoziato per la Brexit. Il principe Carlo è stato in Italia innumerevoli volte, ma stavolta il viaggio acquista un sapore particolare. Non e’ un caso che, da qui alla fine dell’anno, la Famiglia Reale avrà visitato la gran parte dei principali Paesi dell’Ue: oltre all’Italia, la Francia (i duchi di Cambridge, William e Kate, sono appena stati a Parigi), la Germania, la Polonia, mentre il re di Spagna Felipe andra’ a Londra. Carlo e Camilla incontreranno per la prima volta Papa Francesco (avevano avuto un incontro privato con Benedetto XVI nel 2009); e per Carlo, molto attento alle tematiche dell’inquinamento e dello sfruttamento del pianeta, sara’ l’occasione di incontrare il Pontefice che ha scritto Laudato si’, la prima enciclica sulla tutela dell’ambiente. Ma con Francesco, il principe del Galles parlera’ probabilmente anche di dialogo interreligioso e forse anche di protezione dei cristiani, visto che il principe di recente ha fatto un appassionato appello ai cristiani perseguitati in Medio Oriente.

Il principe e la duchessa saranno a Firenze per celebrare,insieme al British Council, il centenario del British Institute e in quell’occasione visiteranno il mercato di Sant’Ambrogio, un mercatino rionale dove i fiorentini trovano cibo a ‘km zero’ e verdure biologiche; visiteranno l’Opificio delle Pietre Dure, per ammirare le tecniche di conservazione dei beni culturali e anche l’abilita’ italiana nel recupero di manufatti molto complessi. A Firenze il principe e la duchessa, molto attenti all’artigianato e l’identita’ locale delle aree rurali, avranno modo di gustare alcune eccellenze culinarie regionali Slow Food (il principe conosce bene il ‘patron’, Carlo Petrini); e parteciperanno a un evento che richiama la campagna della Fondazione del principe Campaign for Wool, che promuove le caratteristiche uniche, naturali, biodegradabili e rinnovabili della lana. Infine, in una cena a Palazzo Vecchio ospitata dalla Fondazione Palazzo Strozzi, l’erede al trono britannico ricevera’ il premio ‘Uomo del Rinascimento 2017′: e proprio in quell’occasione, il principe di Galles terra’ il suo unico discorso pubblico. Il primogenito di Elisabetta II fara’ tappa anche nella provincia di Vicenza, con una serie di impegni, per rendere omaggio alle vittime della prima guerra mondiale e celebrare il centenario dello schieramento delle truppe britanniche sul fronte austriaco.

La duchessa andrà anche a Napoli dove visitera’ La Gloriette, la villa napoletana sequestrata alla mafia e utilizzata per promuovere progetti mirati al supporto ai giovani per la socializzazione e la maggiore integrazione nella comunita’. Visitera’ anche Ercolano, per ammirare le collaborazioni internazionali ma anche le abilita’ italiane nel portare a nuova vita il sito archeologico. E fara’ tappa da Marinella, il celebre negozio di cravatte che usa per il 70% sete inglesi. Insomma una serie di impegni a raffica a conferma che il governo britannico, mentre sceglie la Brexit, tende la mano al continente con il ‘soft power’ della sua carta vincente, la Famiglia Reale.

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