Valentina Tereshkova, ovvero la ‘donna delle stelle’ che il 14 giugno del 1963 divenne la prima cosmonauta a viaggiare nello spazio, compie 80 anni. Secondo quanto riferito dal presidente della Duma Vyacheslav Volodin, il museo della Scienza di Londra vorrebbe dedicare una mostra all’eroina sovietica (dal 13 al 16 marzo prossimi) e in quell’occasione Tereshkova potrebbe incontrare la regina Elisabetta. Originaria di Maslennikovo, piccolo paesino nella regione di Yaroslavl, Tereshkova rimase orfana di padre da piccola e sua madre, operaia in un’industria tessile, fu costretta a crescere i tre figli – un fratello minore e una sorella maggiore – da sola.
A 17 anni fu costretta a interrompere gli studi e ad affiancare la madre in fabbrica. A portarla nello spazio fu la passione per il paracadutismo e per la politica, grazie alla quale diventò segretario della locale sezione del Komsomol, la lega dei giovani comunisti. Così, dopo lo storico lancio di Yuri Gagarin, Kamanin, il capo del programma spaziale, convinse le autorita’ sovietiche ad avviare un programma femminile. Valentina si trovò ad affrontare imprevisti di ogni tipo e alla fine totalizzo’ piu’ ore nello spazio che tutti gli astronauti americani messi insieme. Sconfitta la morte, al suo ritorno sulla Terra dovette combattere anche contro il pregiudizio di genere, visto che diversi esponenti dell’Aeronautica e del programma spaziale iniziarono a mettere in circolo voci maliziose che la descrivevano come “incompetente” e “isterica”.
Il 7 febbraio 2014 ha partecipato alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali di Sochi 2014 portando, insieme ad altre 7 personalita’ russe, la bandiera olimpica.