Crolla ponte sulla A14: ecco gli altri precedenti in Italia

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Il ponte crollato sull’autostrada A14 ricorda un caso simile avvenuto nello scorso ottobre in Brianza. Allora fu il cavalcavia di Annone, vicino a Lecco, a crollare sotto il peso di un tir che portava un carico di bobine d’acciaio. L’autoarticolato precipitando travolse le auto che stavano passando sulla strada sottostante. Il bilancio fu di un morto e quattro feriti. Sulle responsabilita’ e’ in corso un’inchiesta della procura di Lecco. Tre ingegneri, due della Provincia e uno dell’Anas, sono indagati. Omicidio colposo e disastro colposo, le ipotesi di reato formulate dai pm, che stanno accertando se vi sia stata una mancanza di coordinamento tra i tecnici provinciali e quelli dell’Anas.

C’era stato un primo allarme sempre quel giorno a causa della presenza di calcinacci lungo la Statale 36 dello Spluga, provenienti dal cavalcavia sulla Provinciale 49. I tecnici dell’Anas avevano contattato quelli della Provincia ma nessuno, tra il personale dei due enti, aveva disposto la chiusura del manufatto che crollo’ qualche ora dopo, uccidendo un automobilista mentre almeno altri due si erano salvati miracolosamente.

Ma ci sono altri precedenti, purtroppo. Il primo e’ quello del cavalcavia di Annone (Lecco) sulla corsia Nord della superstrada 36: il cedimento si verifico’ il 28 ottobre del 2016 al passaggio di un tir da oltre 108 tonnellate. La struttura piombo’ sulla strada sottostante e schiaccio’ l’auto, un’Audi, di Claudio Bertini, 68 anni, che rimase ucciso sul colpo. Un’altra vettura, una Fiat Panda, fu investita dalla cabina del tir, precipitato e inclinatosi su un fianco. L’occupante della Panda, Roberto Colombo, rimase miracolosamente illeso. Nessuna conseguenza pure l’autista del mezzo pesante e la famiglia di tre persone che viaggiava su una Volkswagen Golf, volata giu’ dal cavalcavia. Per questo episodio il 4 novembre del 2016 la Procura di Lecco ha iscritto nel registro degli indagati tre persone: Angelo Valsecchi, 50 anni, dirigente Viabilita’ e infrastrutture dell’amministrazione provinciale di lecco, il suo vice Andrea Sesana, 35 anni, e il tecnico dell’Anas Giovanni Salvatore, 56 anni. Omicidio colposo e disastro colposo sono i reati ipotizzati dai pm. Poche ore prima del crollo, un cantoniere dell’Anas, Tindaro Sauta, aveva segnalato la caduta di calcinacci.

Il 7 luglio del 2014, invece, crollo’ un tratto del viadotto Petrulla, sulla strada statale 626 tra Ravanusa e Licata, in provincia di Agrigento. Quattro persone, tra le quali una donna incinta, rimasero lievemente ferite. Sempre in Sicilia, qualche mese dopo, il giorno di Natale del 2014, cedette il viadotto Scorciavacche sulla statale Palermo-Agrigento. Era stato inaugurato il 23 dicembre. Questo incidente non coinvolse automezzi e non causo’ danni alle persone.

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