Il cambiamento climatico deve rientrare nell’agenda del G20, il quale deve assumere la guida dell’attuazione dell’accordo di Parigi sul clima. E’ quanto chiede il Business 20 (B20), il forum attraverso cui le imprese producono raccomandazioni d’indirizzo per il G20, in un appello scritto con gli omologhi T20 (istituti di ricerca e think tank) e C20 (organizzazioni della societa’ civile). L’appello arriva in seguito al G20 di Baden Baden dei giorni scorsi, nel cui testo finale non si fa alcun riferimento all’accordo di Parigi. I Paesi del G20 rappresentano circa i due terzi della popolazione globale e oltre i tre quarti del Pil mondiale, sono responsabili dell’80% dei consumi energetici e delle emissioni di CO2, si evidenzia nel testo, in cui si afferma che “il cambiamento climatico rappresenta uno dei maggiori rischi per lo sviluppo sostenibile, l’inclusivita’, la crescita economica equa e la stabilita’ finanziaria“. Dato il suo ruolo, si legge nella dichiarazione, il G20 dovrebbe guidare l’attuazione dell’accordo di Parigi e l’adozione di meccanismi efficaci e globali di carbon pricing, trovando inoltre un’intesa “concreta e ambiziosa” sulla data entro cui interrompere i sussidi alle fonti fossili.