C’è un nuovo arrivato tra le celebri piramidi d’Egitto, a Giza: il più grande laboratorio di antichità allestito sul posto, con lo scopo di ripristinare la seconda barca faraonica. Si pensa che il vascello sia la barca cerimoniale del faraone Cheope, noto per la costruzione della più grande delle piramidi d’Egitto. Il progetto, finanziato dalla Cooperation Agency Japan International e dall’Higashi Nippon International University, è stati pensato per completare la fase iniziale delle riparazioni dell’imbarcazione risalente a 4.500 anni fa, entro il 2020.
Una volta rimontato, il vascello dell’antico sovrano egiziano potrà essere ammirato presso il Grand Egyptian Museum, attualmente in costruzione alla periferia del Cairo e a due passi dalle piramidi di Giza. All’inaugurazione del laboratorio lo scroso mercoledì, Eissa Zeidan, capo del team di restauro egiziano del progetto, ha dichiarato all’Associated Press che il laboratorio allestito presso il sito delle piramidi di Giza era necessario a causa di alcuni dei 1.264 pezzi della barca, che sono troppo fragili o grandi per essere spostati. Secondo quanto riferito da Zeidan, la missione giapponese-egiziana ha completato la sperimentazione del materiale che verrà utilizzato per ripristinare la barca: si tratta di un’operazione delicata avviata nel 2010.
Kanan Yoshimura, restauratore della squadra giapponese, ha spiegato che si stanno utilizzando cariche e materiali morbidi, e che la temperatura e l’umidità del laboratorio sono adeguati per simulare l’atmosfera delle cavità dove i pezzi sono stati conservati per secoli. “Noi li ripristineremo tutti, perché ogni pezzo è importante” ha precisato Yoshimura. I pezzi della nave e della sua barca gemella, ritrovata per prima, sono stati rinvenuti in cinque pozzi che circondano la Grande Piramide, ovvero la tomba di Cheope, nel 1954.
Una equipe egiziana aveva rimontato la prima barca, ma con mezzi limitati che hanno portato alla sostituzione di alcune delle sue parti originali. Si ritiene che le imbarcazioni siano state sepolte con il faraone perché potessero condurlo nell’aldilà. Il primo vascello è attualmente conservato in una speciale costruzione climatizzata, in cui l’umidità è attentamente monitorata, anche perché è inclusa tra le tre piramidi principali —
la Grande Piramide di Giza, che è anche conosciuto come la Piramide di Cheope, la Piramide di Chefren e la Piramide di Micerino – tutte a poche centinaia di metri. A pochi passi ancora, lungo un pendio che parte dal complesso delle piramidi, si trova la Grande Sfinge. La Grande Piramide di Cheope, lo ricordiamo, è l’unica delle Sette Meraviglie del mondo antico ancora visibile.