“Sulla neve tanti, sbagliando, ritengono di essere legittimati ad assumere comportamenti spericolati che possono mettere a repentaglio la propria e l’altrui vita, proprio come accade sulle strade. Si devono invece conoscere le regole che disciplinano questi comportamenti. Serve, innanzitutto, responsabilizzare i giovani, i piu’ numerosi utenti delle piste da sci”. Lo ha spiegato oggi Paolo Borgonovo, responsabile dell’ufficio Attivita’ alpinistiche del Centro di addestramento alpino della polizia a Moena (Trento), al liceo “Alberti” di Bormio (Sondrio).
“Il trend degli incidenti in Valtellina e Valchiavenna – ha detto Matteo Berna Rasca, dirigente delle Volanti di Sondrio – e’ in linea con quello degli anni passati. A fine stagione si attestera’, pertanto, attorno ai 1.600 e il numero piu’ consistente degli infortuni e’ dovuto a collisioni di sciatori contro ostacoli e fra sciatori stessi derivanti, in gran parte, dalla sottovalutazione del pericolo, dall’imprudenza, dall’ eccessiva velocita’, dalle condizioni delle paste e dalla sopravalutazione delle proprie capacita’ sia tecniche che fisiche. L’invito, a tutti, e’ a una maggiore prudenza“. Nell’incontro sono stati proiettati filmati particolarmente significativi su tragedie sfiorate che dovrebbero indurre alla riflessione.
“In ogni stagione invernale – ha sottolineato Andrea Rossi, vice questore del capoluogo – sanzioniamo comportamenti scorretti di sciatori, anche di sportivi che praticano il fuoripista privi di pala, sonda e arva. Sono strumenti salva-vita, equivalenti alla cintura di sicurezza sulla macchina. Dal divertimento alla tragedia il passo e’ breve. C’e’ chi, ad esempio, scende dai pendii a folle velocita’, 80-100 chilometri all’ora”. Sono state proiettate immagini di una valanga che ha travolto padre e figlio 15enne olandesi, un anno fa a Bormio, filmata dallo stesso ragazzo che aveva la micro-telecamera sul casco: la valanga li inghiotti’ e li trascino’ a valle sino al ciglio di un burrone. “Si salvarono per miracolo. La testa resto’ fuori e respirarono”, ha ricordato Rossi. “Abbiamo avuto una riduzione di poliziotti in servizio sulle piste da sci – ha sottolineato Borgonovo – perche’ alcuni colleghi sono stati destinati ad altri incarichi, in primo luogo per le emergenze terrorismo e immigrazione. Poi ci sono gli effetti della spending review che si riflettono anche sugli organici delle forze dell’ordine”.