”Per quanto riguarda lo Stelvio auspico che la triripartizione della governance tra Regione Lombardia e Province Autonome di Trento e Bolzano possa avere esiti positivi per la valorizzazione e la salvaguardia del suo territorio. L’orientamento della politica nei confronti di questi temi non va spesso in questa direzione, di conseguenza il CAI sarà osservatore privilegiato e sensibilizzatore sull’importanza della tutela”. Così Renata Viviani, consigliere centrale CAI (Club alpino italiano). Di Stelvio e non solo si parlerà in occasione del convegno ”Aree protette tra passato, presente e futuro”, che il Club alpino italiano organizza sabato 18 marzo al Centro Congressi di Darfo Boario Terme. Al centro, oltre l’analisi e le proposte sulla protezione dell’ambiente naturale e sul rapporto tra quest’ultimo e l’uomo, gli approfondimenti sul futuro del Parco dello Stelvio e sulla situazione attuale e le prospettive di quello dell’Adamello. In occasione del convegno, Angelo Schena del Cai Sondrio, componente del Comitato Coordinamento del Parco dello Stelvio e rappresentante delle associazioni ambientaliste, parlerà del lavoro svolto dal Comitato che si è insediato il 29 giugno 2016, partendo dall’approvazione delle linee guida per il piano e il regolamento del Parco dello scorso gennaio. Un documento nel quale è stata riservata particolare attenzione alla tutela e gestione del patrimonio faunistico e floristico e alle attività agro silvo pastorali degli abitanti, così come a ricerca, formazione e crescita culturale delle nuove generazioni. ”Il nostro lavoro vuole garantire la configurazione unitaria del Parco Nazionale, incentivando il coordinamento e la coesione fra i diversi ambiti territoriali – afferma Schena – Ora la Regione e le due Province Autonome dovranno rifarsi a queste linee guida per elaborare Piano e Regolamento, da trasmettere al ministero per l’approvazione entro i prossimi dodici mesi”.